giovedì 12 febbraio 2009
«Un crimine contro Dio e contro l'umanità». Così Benedetto XVI ha definito ieri la Shoah, parlando ai rappresentanti delle maggiori organizzazioni ebraiche americane. Il Papa ha anche annunciato la preparazione del suo viaggio in Israele.
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    La Shoah «è stata un crimine contro Dio e contro l'umanità, questo dovrebbe essere chiaro a tutti, specialmente a coloro che si riconoscono nella tradizione delle Sacre Scritture e che condividono che ogni essere umano è creato a immagine e somiglianza di Dio». È quanto ha affermato questa mattina Benedetto XVI che, ricevendo in udienza membri della delegazione della Conferenza dei presidenti delle maggiori organizzazioni ebraiche americane, ha sottolineato: «Ogni negazione o minimizzazione di questo terribile crimine è intollerabile e inccettabile».In questo modo, il Pontefice è tornato a ribadire la propria inequivocabile condanna delle persecuzioni contro gli ebrei dopo che nelle settimane passate le polemiche seguite alle dichiarazioni del vescovo negazionista lefebvriano, mons. Richard Williamson, avevano investito anche la Santa Sede.Papa Benedetto XVI durante l'incontro ha ripreso le parole del suo predecessore, Giovanni Paolo II, che aveva chiesto "perdono" per il comportamento di coloro che, nella storia, hanno causato tanta sofferenza al popolo ebraico come con la Shoah. Il Pontefice ha anche confermato i preparativi del suo viaggio in Terra Santa: «Sto preparando - ha spiegato - la visita in Israele, terra sacra per i cristiani e per gli ebrei».
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