mercoledì 13 marzo 2013
COMMENTA E CONDIVIDI
​Dall’inizio della Sede vacante e da ieri ad accompagnare il Conclave per eleggere il nuovo Pontefice, a chiedere la benedizione divina sull’impegno dei cardinali riuniti nella Cappella Sistina è anche la preghiera delle Missionarie della carità. Un impegno anche di continuità, il loro, nella fedeltà alla Chiesa e alla Santa Sede. Proprio sotto il pontificato di Benedetto XVI, nel 2009 suor Mary Prema Pierick, tedesca di origine come papa Ratzinger, venne designata alla guida della Congregazione, terza Superiora generale delle «suore di madre Teresa». A lei abbiamo chiesto, nella sede della casa-madre di Calcutta, il senso della preghiera per l’elezione del Papa che da giorni coinvolge le migliaia di consorelle e confratelli nel mondo e le sue caratteristiche.«Anzitutto, con la nostra iniziativa intendiamo ringraziare Benedetto XVI, nostro Papa emerito, per la sua saggia guida, per essere stato davvero un padre per la Chiesa e per il mondo e per il suo esempio di grande santità. In questo particolare momento vogliamo dimostrargli che gli siamo vicini con le nostre preghiere e con i nostri sacrifici. Le nostre preghiere e i nostri sacrifici – sottolinea ancora suor Prema – vanno in ugual modo anche ai cardinali raccolti a Roma per il Conclave e al nuovo Santo Padre di cui attendiamo l’elezione».La Congregazione fondata da madre Teresa di Calcutta nel 1950 ha sempre saputo coniugare l’impegno attivo a favore degli ultimi e la contemplazione. Insieme a un senso profondo ma mai esibito di partecipazione agli eventi della Chiesa universale. In che modo si svolge la preghiera, che accompagna un momento tanto importante per la Chiesa, e chi vi partecipa? «Nella nostra Messa e nella nostra adorazione quotidiana continuiamo a pregare per questa intenzione. Anche le nostre sorelle del ramo contemplativo – specifica la 59enne Superiora generale – stanno offrendo i propri digiuni e le proprie veglie davanti al Santissimo Sacramento per ottenere l’effusione dello Spirito Santo sui cardinali riuniti nella Cappella Sistina».Il rapporto spirituale molto stretto tra madre Teresa di Calcutta e Giovanni Paolo II è proseguito, sotto la guida di suor Nirmala Joshi e poi quella di suor Prema Pierick, con una vicinanza di preghiera e di intenti tra il Pontefice e le Missionarie della carità anche sotto il papato di Joseph Ratzinger. Inevitabile chiedere qual è l’auspicio della Congregazione e della sua superiora generale rispetto al nuovo Papa?«Con la pienezza del nostro cuore e in piena consapevolezza non possiamo che unirci a Benedetto XVI, Papa emerito, nel promettere la nostra "obbedienza e reverenza incondizionate" al nuovo Papa che Dio, nella sua grazia, ci darà», conclude suor Prema.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: