Benedetto XVI ha ricevuto ieri in udienza il presidente della Repubblica Socialista del Vietnam, Nguyên Minh Triêt. Ed è stata una udienza storica. Come ha sottolineato il comunicato della Sala Stampa vaticana «era la prima volta che un Presidente della Repubblica Socialista del Vietnam incontrava Sua Santità ed alti Responsabili della Segreteria di Stato». Subito dopo l’udienza papale il capo di stato asiatico si è infatti incontrato con il segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone, accompagnato dall’arcivescovo Dominique Mamberti, il 'ministro degli esteri' vaticano. In Vaticano non si nasconde la soddisfazione per l’evento. «La Santa Sede – si legge sempre nel comunicato – ha manifestato il suo compiacimento per la visita, significativa tappa per il progresso dei rapporti bilaterali». Il Vietnam infatti è uno dei sedici Paesi al mondo che non ha ancora rapporti diplomatici con la Santa Sede. L’incontro è durato circa quaranta minuti, in un atmosfera definita «cordiale» dai giornalisti del pool che ha potuto assistere alla fase iniziale e finale dell’incontro. Al momento dello scambio dei doni il capo di stato asiatico ha offerto al pontefice un telo di seta ricamata con un fiore di loto, simbolo del Vietnam, e un vaso decorato in porcellana. Il Papa ha ricambiato con una medaglia del pontificato. In una intervista diffusa ieri da Eglises d’Asie – e rilanciata da Asianews – monsignor Barnabé Nguyên Van Phuong, della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli – che dal 1990 ha fatto parte di tutte le delegazioni vaticane che hanno visitato il Vietnam – afferma che «ogni volta» che c’è stata una visita di una delegazione vaticana in Vietnam «si sono accentuati avvicinamento e comprensione. C’è una volontà di arrivare fino allo stabilimento di rapporti diplomatici fra le due parti. Ma, quale che sia l’obiettivo verso il quale ci si dirige, serve tempo». Van Phuong ha risposto anche a domande su questioni che hanno creato e creano tensioni tra governo e Chiesa cattolica, in particolare per quanto riguarda alcuni complessi, in primo luogo quello della ex delegazione apostolica a Hanoi. Nel comunicato vaticano di ieri si ribadisce che la Santa Sede «ha auspicato che le questioni pendenti possano essere risolte al più presto». «I cordiali colloqui hanno permesso – prosegue il comunicato – di toccare alcuni temi relativi alla cooperazione tra Chiesa e Stato, anche alla luce del messaggio che il Santo Padre ha inviato alla Chiesa in Vietnam in occasione dell’apertura dell’Anno Giubilare. Non è mancato un accenno all’attuale situazione internazionale, con particolare riferimento all’impegno del Vietnam e della Santa Sede in campo multilaterale». Il comunicato non fa cenno invece alla possibilità di una visita del Papa in Vietnam che in qualche modo era stata auspicata dai vescovi durante la visita ad limina del giugno scorso.