lunedì 24 giugno 2024
L'ex segretario di Benedetto XVI, poi prefetto della Casa pontificia, sarà rappresentante diplomatico della Santa Sede in Lituania, Lettonia ed Estonia
L'arcivescovo Georg Gänswein

L'arcivescovo Georg Gänswein - Siciliani

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Papa Francesco ha nominato l’arcivescovo Georg Gänswein, 68 anni a fine luglio, nuovo nunzio in Lituania, Lettonia ed Estonia. Il nuovo incarico per l’ex segretario particolare di Benedetto XVI è stato ufficializzata oggi, poco più di un anno dopo che il presule si era trasferito, su indicazione di Francesco, nella sua diocesi di origine a Friburgo, in Germania.

Ordinato sacerdote nel 1984 per l’arcidiocesi di Friburgo in Brisgovia, nel 1995 Gänswein ha iniziato a lavorare nella Curia Romana, dapprima nella Congregazione per il culto divino e poi, dal 1996, in quella per la dottrina della fede. Nel 2003 è diventato segretario particolare del cardinale Joseph Ratzinger, incarico che ha mantenuto nel Palazzo Apostolico quando Ratizinger è diventato Papa Benedetto XVI e poi nel Monastero Mater Ecclesiae quando Benedetto XVI ha rinunciato al pontificato. Fino alla fine, fino al 31 dicembre 2022.

Alla fine del 2012, pochi mesi prima della rinuncia, Benedetto XVI lo ha nominato arcivescovo e prefetto della Casa Pontificia. Incarico che ha mantenuto di fatto fino al 2020, e formalmente sino al 28 febbraio 2023. Da 1° luglio dello scorso anno, su disposizione di Papa Francesco, era tornato a Friburgo.

Papa Francesco aveva ricevuto in udienza privata Gänswein il 3 gennaio 2024 quando era tornato in Vaticano per celebrare una Messa per il primo anniversario della morte di Benedetto XVI.

Nel libro intervista con il giornalista spagnolo Javier Martinez-Brocal, da poco tradotto in italiano (“Il successore”, Marsilio editore), papa Francesco aveva criticato con parole dure («mancanza di umanità e nobiltà») il fatto che solo pochi giorni dopo la morte di papa Benedetto venisse pubblicato un volume di memorie di Gänswein. «Ha raccontato cose non vere ed è molto triste», aveva detto Francesco. Aggiungendo: «Naturalmente non mi influenza e non mi condizione ma mi ha fatto molto male che Benedetto sia stato usato».

Ora è arrivata la nomina a rappresentante pontificio nei Paesi Baltici, dove Gänswein subentra all’arcivescovo Petar Rajič, di origini bosniaco-croate, nominato l’11 marzo dal Papa come ambasciatore della Santa Sede per l’Italia e San Marino.

Gänswein diventa uno dei pochi nunzi che non hanno frequentato la pontificia Accademia Ecclesiastica, la scuola dei diplomatici della Santa Sede. Gli altri sono: Charles J. Brown (Filippine), Giovanni Pietro Dal Toso (Giordania e Cipro), Savio Hon Tai-Fai (Malta), Noël Treanor (Unione Europea) e Alfred Xuereb, che fu il secondo segretario particolare di Benedetto XVI (Marocco).

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