"Certamente bisogna alzare il livello di guardia, attenzione e vigilanza per quanto umanamente possibile ma non bisogna cedere alla paura che è un sentimento che smarrisce ulteriormente, non suggerisce delle buone soluzioni e comportamenti corretti e adeguati, anche per situazioni complesse e difficili come queste". Lo ha sottolineato il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Angelo Bagnasco, in un'intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000 commentando l'attentato di Nizza. "Questo ennesimo episodio di violenza, terrore, follia omicida - ha aggiunto il cardinale Bagnasco - si inserisce in un contesto generale che deve e desta preoccupazioni e delle riflessioni comunitarie nonsoltanto di una città o di un Paese ma sempre più dell'Europa.L'Europa non deve assolutamente scoraggiarsi ma continuare a credere in se stessa e allo stesso tempo deve ripensare meglio se stessa, anche sotto la spinta di queste ulteriori minacce al continenteeuropeo e ai suoi valori fondamentali".
"Desidero esprimere a nome mio e dei vescovi italiani - ha sottolineato Bagnasco - la più grande vicinanza al popolo francese e a Nizza in particolare. La nostra preghiera va per le vittime e i loro famigliari segnati da questo profondo dolore".
Galantino: è la cultura della morte"Purtroppo non esiste bambino o donna per chi ha questo tipo di ideologia" e colpisce indistintamente: "Prevale la cultura della morte con cui si pensa di dar vita ad altro". Lo denuncia il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, incontrando la presidente della Camera Laura Boldrini a Montecitorio ragiona su quanto accaduto nella notte a Nizza, con 84 persone uccise per mano dei terroristi.