Diventerà presto beato
don Carlo Gnocchi, il sacerdote dei "mutilatini". Papa Benedetto XVI ha infatti riconosicuto, con un decreto pubblicato oggi dalla Congregazione per le Cause dei Santi, un miracolo attribuito alla intercessione di don Gnocchi, prete e fondatore della opera «Pro Juventute», nato a Colombano al Lambro il 25 ottobre 1902 e morto a Milano il 28 febbraio 1956. Don Gnocchi è famoso per essere stato anche uno dei promotori della donazione d'organi in Italia: le sue cornee hanno ridato la vista a due suoi ex assistiti.Con il decreto Benedetto XVI ha firmato anche - al termine di altrettanti laboriosi processi canonici basati su accertamenti scientifici indipendenti - altri quattro analoghi riconoscimenti di miracoli che porterano sugli altari anche il card.
Ciriaco Maria Sanchez Hervas, arcivescovo di Toledo e primate di Spagna nei primi anni del '900, il gesuita
Bernardo Francisco De HoyosHervas, anche lui spagnolo, il religioso lasalliano del Madagascar
Raffaele Rafringa e il fatebenefratello tedesco
Eustachio Kugler, morto a Ratisbona nel 1946, un religioso che, afferma l'Ordine Ospedaliero al quale appartenne, eletto provinciale di Germania negli anni '40 «dovette affrontare tutte le difficoltà del nazismo e di una guerra feroce e disumana. La fede totale in Dio era la forza che lo rendeva invincibile alle sofferenze e difficoltà incontrate e che lo pongono oggi agli occhi della gente quale modello di santità».