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“O Dio, che nel disegno della tua provvidenza hai chiamato a guidare la Chiesa il tuo servo Benedetto, donagli di partecipare in cielo alla gloria eterna del tuo Figlio, che egli ha servito come vicario sulla terra”.
Con questa preghiera, nella colletta che precede la Liturgia della Parola, papa Francesco ricorderà il Pontefice emerito Benedetto XVI nella Messa esequiale che presiederà giovedì 5 gennaio, a partire dalle 9.30, sul sagrato della Basilica di San Pietro. Celebreranno con lui, oltre al cardinale decano Giovanni Battista Re all’altare, oltre 120 cardinali, più di 400 vescovi e quasi quattromila sacerdoti. Più di 60 mila i fedeli previsti dalla Prefettura di Roma.
Oggi la Basilica vaticana continuerà a esser aperta ai fedeli che vogliono ringraziare e salutare il Papa emerito dalle 7 alle 19.
Si stanno ultimando i preparativi per la celebrazione di giovedì 5 gennaio, presieduta da Papa Francesco sul sagrato della Basilica di San Pietro, a partire dalle 9.30. Concelebreranno più di 400 vescovi e quattromila sacerdoti
In base alle disposizioni fornite dalla Segreteria di Stato con una Nota verbale inviata lo scorso 31 dicembre alle missioni diplomatiche accreditate presso la Santa Sede, le uniche delegazioni ufficiali previste dal Vaticano sono quelle dell’Italia e della Germania, mentre le altre potranno assistere «in forma privata». Da Berlino è prevista la presenza del presidente Frank-Walter Steinmeier e del premier Olaf Scholz, dall’altra sponda del Tevere si attende l’arrivo delle più alte cariche dello Stato: il presidente Sergio Mattarella, il presidente del Senato Ignazio La Russa, quello della Camera Lorenzo Fontana, la premier Giorgia Meloni e la presidente della Consulta Silvana Sciarra. Di ora in ora poi si allunga l’elenco delle altre autorità che assisteranno alla celebrazione in piazza San Pietro. Ci sarà la regina madre di Spagna Sofia con il ministro Felix Bolaños, ci saranno i reali del Belgio Filippo e Mathilde, il presidente di Polonia Andrzej Duda e del Portogallo Marcelo Nuno Duarte Rebelo de Sousa, le presidenti di Ungheria Katalin Novak e della Slovenia Nataša Pirc Musar, il ministro presidente di Baviera Markus Söder, mentre la Francia verrà rappresentata dal ministro dell’Interno Gérald Darmanin.
A rendere omaggio a papa Ratzinger è arrivato in San Pietro anche il premier ungherese Viktor Orban, di confessione protestante, con la moglie Anikò Lévai, cattolica. Mentre da Hong Kong è arrivata la notizia che il tribunale locale ha dato il via libera all’anziano cardinale Joseph Zen per venire a Roma e partecipare ai funerali del pontefice che nel 2006 gli impose la porpora.
Parlando con i giornalisti il direttore della Sala Stampa vaticana Matteo Bruni ha spiegato che oggi 4 gennaio, nel pomeriggio «sul tardi, verrà chiusa la bara del Papa emerito Benedetto XVI». Si tratta di una bara di cipresso, che verrà chiusa «con un rito particolare», e che contiene le monete e le medaglie coniate durante il pontificato, i pallii e il rogito, un testo scritto che descrive in breve il pontificato.
Mentre giovedì 5 gennaio sarà papa Francesco a tenere l’omelia e i riti di commiato finali, per il resto la celebrazione sarà affidata al cardinale decano Giovanni Battista Re. La bara con il corpo di Joseph Ratzinger – ha reso noto Bruni – «uscirà dalla basilica poco dopo le 8.50, per permettere ai fedeli di recitare il Rosario sulla bara del Papa emerito».
Vatican News inoltre ha riportato alcune precisazioni sulla celebrazione delle esequie del Papa emerito che ricalca il modello del funerale di un Pontefice regnante, con alcuni elementi originali, adattamenti e altri mancanti. Non ci saranno, ad esempio, le suppliche finali della Diocesi di Roma e delle Chiese Orientali, specifiche per un Papa regnante, e anche le letture, in spagnolo e inglese, saranno diverse. La prima delle cinque preghiere dei fedeli, in tedesco, sarà “per il Papa emerito Benedetto, che si è addormentato nel Signore: l’eterno Pastore lo accolga nel suo regno di luce e di pace”. Le altre saranno in francese, arabo, portoghese e italiano.
IL LIBRETTO DELLA MESSA ESEQUIALE PER BENEDETTO
Alle 9.30 è previsto l’inizio della liturgia, al termine della quale avverrà la sepoltura nelle Grotte vaticane, nello stesso luogo dove è stato sepolto Giovanni Paolo II prima che la sua tomba venisse spostata nella parte superiore della basilica, dopo la canonizzazione. Il rito della sepoltura comincerà con una fettuccia che verrà avvolta intorno alla bara di cipresso, con i sigilli della Camera apostolica, della Casa Pontificia e dell’Ufficio per le celebrazioni liturgiche. La bara di cipresso verrà poi collocata in una cassa di zinco, appositamente chiusa e sigillata, e infine in una terza cassa, di legno.
Il rito della tumulazione, ha ricordato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, «è sempre considerato privato», e non farà parte della diretta televisiva. (G.C.)
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Già più di 600 i giornalisti accreditati. Le preghiere per il Pontefice emerito e tutti i riti che precederanno
Come seguire i funerali in tv e in diretta streaming
Le esequie di Benedetto XVI saranno trasmesse giovedì 5 gennaio alle 9.30 da RaiUno (che inizierà la diretta alle 8.30), Tv2000 e Radio inBlu2000.
Anche su Tv2000 la diretta parte alle 8.30, con lo speciale della trasmissione «Il Diario di Papa Francesco» che introduce anche il Rosario alle 8.40. Dalle 17 alle 18 approfondimento con «Il Diario di Papa Francesco» condotto da Gennaro Ferrara.
Tra gli ospiti il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, il vescovo emerito di Palestrina Domenico Sigalini, i vaticanisti Luigi Accattoli e Marco Politi, e il sottosegretario della Cei don Valentino Bulgarelli.
Sarà possibile seguire i funerali anche sul nostro sito in diretta streaming.
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Sepolto dove riposarono papa Wojtyla e Giovanni XXIII
Il luogo scelto dallo stesso Benedetto XVI per la sua sepoltura si trova nelle Grotte Vaticane in vicinanza dell’altare centrale (sulla destra guardando verso la tomba di san Pietro). Si tratta di una nicchia rientrante rispetto al corridoio.
Qui fino al 1° maggio 2011 era sepolto il suo immediato predecessore, Giovanni Paolo II, che dopo la beatificazione (presieduta proprio da Benedetto XVI) è stato spostato in Basilica nella cappella di San Sebastiano. Ma prima di papa Wojtyla nello stesso luogo si trovava la tomba di Giovanni XXIII (dal 1963 al 2001). Il corpo di papa Roncalli venne portato in Basilica nel 2001 dopo la beatificazione e posto sotto l’altare di San Girolamo. (E.Le.)