Ci sono cammini che neanche la fatica riesce a smorzare, quando l'attrazione della mèta conquista sul serio il cuore.
E se il pellegrinaggio fisico fa comunque macinare chilometri sotto il torrido sole di questi giorni, il viaggio interiore non è meno intenso. Lo è da un lato perché il silenzio di alcuni tratti di strada permette di ascoltarsi e far emergere desideri profondi, dall'altro perché l'apertura verso l'altro - in questo caso i compagni di cammino - è sempre un viaggio promettente e arricchente.
Il camminare di questi giorni educa perché aiuta a vivere un'esperienza di apertura alla vita e di esplorazione del proprio mondo interiore. Scoprendo come il Signore stesso cammini accanto a ciascuno, aprendo strade di futuro e accompagnando con tenerezza i tratti complessi da attraversare.