mercoledì 8 aprile 2020
Annullate manifestazioni e concertone. Si pensa a un evento online e televisivo «Solidarietà e dignità non vanno in archivio»
Cgil, Cisl e Uil organizzano la Festa «alternativa»

ANSA

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Annullati il concertone di piazza San Giovanni a Roma e la manifestazione di Padova “Capitale europea del volontariato”. Cgil, Cisl e Uil vanno verso un Primo maggio alternativo alla luce dell’emergenza coronavirus e dei divieti di assembramento: diventa oggettiva l’impossibilità di organizzare le tradizionali manifestazioni sindacali con comizi, concerti e cortei in piazza. La Triplice ha scelto di celebrare comunque la Festa dei lavoratori in questa fase difficile del Paese.

I tre segretari confederali organizzativi di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Nino Baseotto, Giorgio Graziani e Pierpaolo Bombardieri – in contatto costante in videoconferenza – stanno studiando una soluzione. In loro aiuto ci sono soprattutto i social. «Stiamo valutando con Cgil e Uil – ha spiegato Giorgio Graziani della Cisl – le modalità per celebrare il Primo maggio con gli strumenti digitali e di comunicazione disponibili, vista la situazione difficile e grave che stiamo tutti vivendo. In un momento in cui la distanza sociale ci rende un po’ più soli, il mondo del lavoro vuole rimanere unito e guarda al futuro con speranza, solidarietà e coraggio. Questo sarà il senso del nostro Primo Maggio ».

«Non abbiamo ancora deciso nulla – ha dichiarato Pierpaolo Bombadieri della Uil – ma un segno per celebrare questa importante ricorrenza lo vogliamo dare, anche in omaggio ai tantissimi lavoratori che, a costo di enormi sacrifici e, se pensiamo agli operatori sanitari, anche della stessa vita, stanno garantendo al Paese servizi essenziali e vitali. Qualcosa si farà. Vedremo nei prossimi giorni ». «Decisione sofferta, ma necessaria e doverosa quella di annullare le manifestazioni – ha aggiunto Nino Baseotto della Cgil –. Quest’anno a Padova volevamo sottolineare gli elementi tradizionali del Primo Maggio: solidarietà, rifiuto di ogni violenza, convivenza civile, battaglia per un lavoro dignitoso. Temi importanti che non archiviamo, ma rinviamo a una prossima occasione». Con i dirigenti della Rai si sta studiando una soluzione, visto che la tv pubblica ha l’esclusiva del concertone da 29 anni. Massimo Bonelli, amministratore delegato di iCompany e organizzatore della manifestazione di piazza San Giovanni da sei anni,

ha dichiarato che si pensa di organizzare un evento esclusivamente televisivo. L’obiettivo è quello di riuscire a dare risalto alla Festa del Lavoro di quest’anno, in un modo o nell’altro: «Stiamo lavorando a varie ipotesi. Vedremo cosa fare, anche con la Rai, con gli sponsor, con la sovrintendenza. Vorremo comunque dare risalto alla giornata».

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