Un appello personale per una firma sempre più consapevole. La comunicazione 2021 della Conferenza episcopale italiana riporta i fedeli delle parrocchie al centro, li mette in grado di riconoscersi nel bene realizzato. «La nuova campagna ruota intorno al valore della firma e a quanto conta in termini di progetti realizzati – indica Massimo Monzio Compagnoni, responsabile del Servizio promozione Cei per il sostegno economico alla Chiesa cattolica –. Chi firma è protagonista di un cambiamento, offre sostegno concreto a chi è in difficoltà. È autore di una scelta solidale, frutto di una decisione consapevole, da rinnovare ogni anno. Grazie alle firme di tanti cittadini, i sacerdoti e le comunità hanno potuto mettere a disposizione del Paese un aiuto declinato in moltissime forme».
“Non è mai solo una firma. È di più, molto di più”. Con questo claim parte la nuova campagna di comunicazione 8xmille della Conferenza episcopale italiana, che mette in evidenza il significato profondo della firma: un semplice gesto che vale migliaia di opere.
“La campagna, on air dal prossimo 9 maggio, racconta come la Chiesa cattolica, grazie alle firme dei cittadini riesca ad offrire aiuto, conforto e sostegno ai più fragili con il supporto di centinaia di volontari, sacerdoti, religiosi e religiose. Così un piatto di minestra, una coperta, uno sguardo diventano molto di più e si traducono in ascolto e carezze, in una mano che si tende verso un’altra mano, in una scelta coraggiosa di chi si mette quotidianamente nei panni degli altri”, si legge in una nota diffusa oggi dall’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei.
Ogni frase sottolinea il rilievo della firma: un gesto che si trasforma in progetti che fanno la differenza per tanti. Dalla casa d’accoglienza Gratis Accepistis che, nel centro storico di Aversa, offre ospitalità e conforto ai più fragili, alla Casa di Leo che insieme all’Emporio solidale, a Potenza, sostiene molte famiglie in difficoltà; dalla Comunità e la dimora, rete solidale che, a Pordenone, combatte le gravi marginalità e il disagio abitativo, alla Casa della Carità Santi Martiri di Otranto, di Poggiardo, che propone ascolto e accoglienza nel cuore del Salento, passando per le mense Caritas di Latina e Tivoli, a pieno regime anche durante la pandemia per aiutare i nuovi poveri e gli anziani soli. Farsi prossimo con l’agricoltura solidale è, invece, la scommessa dell’Orto del sorriso di Jesi, che coltiva speranza e inclusione sociale.
“La nuova campagna ruota intorno al ‘valore della firma’ e a quanto conta in termini di progetti realizzati – afferma il responsabile del Servizio Promozione della Cei Massimo Monzio Compagnoni –. Chi firma è protagonista di un cambiamento, offre sostegno a chi è in difficoltà. È autore di una scelta solidale, frutto di una decisione consapevole, da rinnovare ogni anno. Grazie alle firme di tanti cittadini la Chiesa cattolica ha potuto mettere a disposizione del Paese un aiuto declinato in moltissime forme”.
La campagna, ideata per l’agenzia Another Place da Stefano Maria Palombi che firma anche la regia, sarà pianificata su tv, con spot da 40”, 30” e 15”, web, radio, stampa e affissione. Le foto sono di Francesco Zizola.
Sul web e sui social sono previste due campagne ad hoc: “Stories di casa nostra”, che mette in luce i profili di alcuni volontari; “Se davvero vuoi”, brevi video dei protagonisti della campagna, volutamente senza sonoro, per catturare l’attenzione degli utenti rimandandoli al sito per conoscere le loro storie.
GLI ALTRI SPOT
Su www.8xmille.it sono disponibili anche i filmati di approfondimento sulle singole opere mentre un’intera sezione è dedicata al rendiconto storico della ripartizione 8xmille a livello nazionale e diocesano. Nella sezione “Firmo perché” sono raccolte le testimonianze dei contribuenti sul perché di una scelta consapevole. Non manca la Mappa 8xmille, in continuo aggiornamento, che geolocalizza e documenta con trasparenza quasi 20mila interventi già realizzati.
Sono oltre 8.000 i progetti che, ogni anno, si concretizzano in Italia e nei Paesi più poveri del mondo, secondo tre direttrici fondamentali di spesa: culto e pastorale, sostentamento dei sacerdoti diocesani, carità in Italia e nel Terzo mondo. La Chiesa cattolica si affida alla libertà e alla corresponsabilità dei fedeli e dei contribuenti italiani per rinnovare la firma a sostegno della sua missione.