Parla di «meraviglia e sconcerto» per l’eco (soprattutto mediatica) che la vicenda ha assunto. E al tempo stesso il vescovo di La Spezia-Sarzana-Brugnato, Luigi Ernesto Palletti, tiene a chiarire che mai può «venir meno» il «rispetto verso tutte le persone». Ciò che è finito sulle pagine dei giornali e sul web e che si è portato dietro anche strumentali prese di posizioni politiche è quanto ha scritto e affermato don Giulio Mignani, parroco 47enne di Bonassola, Comune di ottocento anime in provincia di La Spezia.
Attraverso WhatsApp – la più utilizzata messaggeria telefonica – il sacerdote ha contestato digitando con gli iscritti del gruppo «Bonassola in famiglia» l’apertura dello "sportello antigender" voluto dalla giunta regionale di centrodestra e ha avviato una discussione su coppie omosessuali e comunità ecclesiale evidenziando la necessità di «aprire all'amore e alla fratellanza per rendere la Chiesa più bella perché più vicina all'uomo e allo spirito e allo stile che secondo me ha ispirato Gesù».
Considerazioni a cui Palletti risponde citando papa Francesco che «nell’Esortazione apostolica Amoris laetitia ha espressamente riportato e sottolineato quanto i vescovi, provenienti da ogni parte del mondo e riuniti per il Sinodo sulla famiglia, hanno autorevolmente espresso, ovvero: “Nel corso del dibattito sulla dignità e la missione della famiglia, i Padri sinodali hanno osservato che ’circa i progetti di equiparazione al matrimonio delle unioni tra persone omosessuali, non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia’”».
Domenica scorsa la Messa presieduta dal sacerdote era diventata una sorta di “raduno” (con politici, non credenti e coppie gay protagoniste di unioni civili) per appoggiare le controverse riflessioni di Mignani.
Ieri mattina il prete ha incontrato il vescovo in un «colloquio sereno» – spiega la Curia – durante il quale sono stati ripercorsi gli eventi di questi giorni e Palletti ha ribadito l’insegnamento del magistero della Chiesa sulle teorie del gender e sulle questioni antropologiche relative all'equiparazione del matrimonio e della famiglia ad altre forme di convivenza, in particolare quelle omosessuali.