Il presidente della Cei
ha quindi ricordato un passaggio del libro della Sapienza che
recita: 'i ragionamenti dei mortali sono timidi e incerte le
nostre riflessionì e ha aggiunto: "sentiamo che queste parole
penetrano come una lama le nostre anime" e "ci ispirano - ha
affermato - a sentimenti di umiltà e fiducia" perchè
"crediamo che Dio non abbandona mai la tenda degli uomini".In relazione alla crisi siriana, i
fedeli chiedano "con ardimento che non si seguano i passi
mortali delle armi che lasciano sofferenze, lacerazioni,
rancori" quanto piuttosto "i passi lenti e difficili del
dialogo, della persuasione, del negoziato, della pace". "La Vergine Maria - ha aggiunto -
conduca il cuore di coloro che hanno responsabilità e che
segneranno la storia sulle vie della saggezza e - ha concluso -
sostenga quanti sono coinvolti, specialmente i piccoli, con la
sua maternità"
."Siamo dentro un grande abbraccio, e da ogni
parte della terra si alza verso il cielo un unico anelito e una sola
invocazione" per la pace in Siria. "In comunione con il Santo Padre
Francesco - ha aggiunto il porporato - viviamo questa veglia di
digiuno e di preghiera per impetrare da Dio il desiderato dono della
pace nel mondo e in modo particolare in Siria e in tutta quella
regione".