La cappella ricavata nello spazio vuoto dell'antica polveriera è invece al'estremità opposta all'ingresso, in fondo alla Fortezza, ed è una autentica sorpresa. Intanto sovverte gli assi: è su quello longitudinale più lungo (e non sul braccio più corto, quella trasversale, qui troppo limitato) che si dipanano i tre focus: in posizione centrale, appena rialzato, l'altare e ai due lati l'ambone con il Vangelo e la Custodia eucaristica.
Nell'interno della ex polveriera oggi cappella per la preghiera, dunque, è stato posto un frammento di strada, a tracciare un percorso, con i tre "cippi" come pietre miliari. "Abbiamo sfruttato la conformazione della cappella che ha 2 porte sui lati più corti", spiega Zermani.
E' una chiesa aperta, con una strada che si insinua all'interno, e dentro, sorpresa nella sorpresa, c'è un antico crocifisso di Baccio da Montelupo, proveniente da una chiesa dell'arcidiocesi fiorentina.
Croce e cappella sono destinati a durare lo spazio di questa settimana: alla fine del Convegno ecclesiale saranno smantellate. Ma nulla sarà perduto: "La speranza è che trovino spazio in una chiesa della diocesi".