venerdì 19 gennaio 2024
Dopo gli episodi di cronaca nera di Corviale, Pantano e Anzio, la diocesi chiede «una decisa assunzione di responsabilità e una collaborazione effettiva tra le diverse agenzie educative»
Il Vicariato di Roma

Il Vicariato di Roma - Vatican media

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Il Vicariato di Roma è preoccupato per i recenti episodi di cronaca nera che hanno turbato la Capitale e la sua provincia. «Corviale, Pantano, Anzio. Lo scenario è sempre più inquietante a Roma e dintorni. Troppa violenza, troppe vittime, spesso giovanissimi - si legge in una nota della diocesi - . Molto spesso nella nostra città le contese vengono risolte con armi in pugno. I fatti di cronaca di questi ultimi giorni esigono una decisa assunzione di responsabilità e una collaborazione effettiva tra le diverse agenzie educative». «Quello che è avvenuto è gravissimo - aggiunge la nota - e non ci possiamo arrendere di fronte a tanta ferocia; non possiamo restare silenti ignorando simili misfatti. Le istituzioni, preposte alla sicurezza dei quartieri e alle politiche sociali, come anche la società civile nelle sue molteplici componenti e le nostre stesse comunità cristiane sono invitate ad un serio discernimento e a una puntuale attenzione per una presa in carico dei tanti disagi di cui soffre la nostra città». «La Chiesa di Roma - conclude la nota - in questi anni si è prodigata nel contrastare le diseguaglianze, con l’impegno profuso dalla Caritas, dalle parrocchie e da tante realtà associative sparse nel territorio. Ma certamente questo non basta. La vita è un dono di Dio e sarebbe ora che i nostri buoni propositi, già espressi nel passato in simili circostanze, diventassero espressioni concrete della cultura della vita. In modo deciso diciamo "no" alla
violenza».


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