Il Regno Unito boccia gli atenei italiani. L'Università di Genova - Ansa
Il governo di Boris Johnson boccia le università italiane e, di conseguenza i laureati in Italia. Il Regno Unito post Brexit è a caccia di cervelli con titoli di studio di qualità elevata. Per loro sarà possibile andare a lavorare oltre Manica in ruoli prestigiosi senza troppa burocrazia. Quella, insomma, che ostacola anche i profughi ucraini, nonostante le promesse di Londra.
Ma c'è una condizione che escluderà molti italiani: occorre avere compiuto gli studi in una delle 37 migliori università del mondo. E tra queste non ce n'è nemmeno una italiana. Non sarà quindi una discriminazione legata al Paese di nascita, ma solo all'alma mater di provenienza.
Il ministero britannico dell'Istruzione ha messo a punto uno schema destinato a entrare in vigore dal 30 maggio. Il nuovo schema, denominato High Potential Individual Visa, sarà riservato a chi abbia conseguito il titolo di studio in uno dei primi 37 atenei al mondo riconosciuti come tali dalle istituzioni che certificano i primati globali di qualità. E nella classifica stilata a Londra, compilata mettendo a confronto i dati delle 3 graduatorie universalmente prese a modello (il Times Higher Education World University Rankings, il Quacquarelli Symonds World University Rankings, The Academic Ranking of World Universities), nessun ateneo generalista italiano compare neppure fra i primi 100.
L'elenco, dominato dagli Usa e con alcune presenze asiatiche, include del resto solo 5 università europee: due svizzere (i Politecnici di Losanna e Zurigo), una francese (l'Ecole Normale di Parigi), una svedese (il Karolinska Institutet di Stoccolma) e una tedesca (l'università di Monaco di Baviera, LMU).
L'obiettivo dichiarato dell' High Potential Individual Visa è attrarre sull'isola talenti stranieri qualificati. Chi vorrà far domanda, dovrà però dimostrare di avere almeno 1500 euro su un conto corrente, oltre a poter pagare 750 euro all'anno per i contributi sanitari. Ma non avrà bisogno di sottostare ad altre formalità burocratiche, purché laureato nei 5 anni precedenti in uno degli atenei top.