Ufficialmente il
ddl sulle unioni civili è previsto nel calendario dell'Aula del Senato nella prima settima di agosto, ossia entro il 7. Ma la formula scelta dalla conferenza dei capigruppo è "ove concluso l'esame in
commissione". È proprio questa precisazione che
potrebbe portare
ad uno slittamento a settembre.
Il testo è ancora all'esame della commissione dove soprattutto
gli esponenti centristi della maggioranza, come Carlo Giovanardi,
continuano a fare ostruzionismo e nonostante la determinazione
della relatrice
Monica Cirinnà: "Si va avanti, l'ostruzionismo si
deve battere", difficilmente entro giovedì il testo verrà
licenziato dalla commissione Giustizia di Palazzo Madama.
La relatrice sarebbe disponibile anche ad andare in Aula senza il
voto della commissione, ossia senza il mandato al relatore, certa
di avere l'appoggio del M5S e di parte di Fi, e dunque di poter
portare a casa il risultato.
Ma il gruppo del Pd non sarebbe
dello stesso avviso visti i rischi insiti nella gestione di un
testo così delicato, (ci saranno anche alcuni voti segreti)
e
dunque l'ipotesi più probabile è che si continui l'esame in
commissione fino a mercoledì-giovedì e poi si rinvii la
conclusione a settembre.
Del resto il premier,
Matteo Renzi, lo ha detto chiaramente
all'Assemblea del Pd a Milano, "la legge sulle unioni civili si
farà entro la fine dell'anno", quindi c'è tempo per chiudere
questa pratica che mette indubbiamente in tensione la maggioranza
vista la contrarietà di gran parte di Ncd.
Il leader di Ncd partito,
Angelino Alfano, ha però smorzato un pò la questione
ritenenendola un tema "al di fuori del patto di governo" e che si
può anche approvare con "una maggioranza diversa" senza per
questo mettere in crisi l'esecutivo.
In ogni caso molte sono le
questioni sul tappeto alla ripresa dopo la pausa estiva, a
cominciare dalla grana della riforma del Senato. Per le unioni
civili insomma c'è tempo... fino alla fine dell'anno.