giovedì 31 marzo 2016
COMMENTA E CONDIVIDI
Non è dato di sapere su quali elementi si fondi l’ottimismo lasciato trapelare ieri dai vertici europei, dopo l’incontro con il premier indiano Narendra Modi, e la fiducia in una «soluzione rapida» del caso dei due fucilieri di Marina. Si può solo ipotizzare che verso l’Italia siano state ripetute affermazioni di grande stima e amicizia, come nei giorni scorsi, unite alla fiducia nel Tribunale dell’Aja cui i contendenti hanno affidato al risoluzione del caso. Peccato però che l’unica decisione attesa in tempi «rapidi » sia quella sul rientro a casa anche di Girone, nella lunga attesa della sentenza, dopo che Latorre ci è arrivato in condizioni di salute compromesse. A causa - sicuramente - anche dalla lunga detenzione in attesa di un processo valido, mai arrivato, essendo stato annullato quello davanti alla Corte del Kerala. Ma sul rientro di Girone le parole dell’India non sono certo di apertura. Negato ogni addebito per l’assenza di un valido capo di imputazione, la sua permanenza lontano da casa viene descritta, in pratica, come un soggiorno a 5 stelle. Che non si lamenti insomma, se è lontano dalla famiglia da 4 anni col rischio di restarci per altrettanto. Di certo non una buona partenza. © RIPRODUZIONE RISERVATA
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: