giovedì 31 gennaio 2013
​Il premier dimissionario è impegnato in un tour europeo in vista del Consiglio Ue della prossima settimana. Con Merkel: «Consultazione Italia-Germania sempre fruttuosa».
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Il contributo italiano al bilancio europeo dovrà essere "proporzionato ed equo rispetto agli altri contribuenti netti", perchè il nostro Paese "ha pagato più di quanto fosse giustificato dal suo livello di prosperità relativa. Questo non è giustificato, occorre una riforma del sistema di rimborsi e sconti, sistema che deve diventare più trasparente ed equo". Lo afferma il presidente del Consiglio Mario Monti, in occasione del suo incontro con la cancelliera tedesca Angela Merkel, in vista del Consiglio europeo della settimana prossima che dovrà discutere del bilancio europeo 2014-2020. "In vista dei Consigli europei -ha ricordato Monti- la consultazione tra Italia e Germania è sempre stata intensa e di solito molto fruttuosa. Confido che sarà così anche in vista del Consiglio europeo di giovedì e venerdì prossimi sul futuro quadro finanziario dell'Unione europea per il periodo 2014-2020. È essenziale, a giudizio dell'Italia, che il quadro finanziario sia orientato a sostenere la crescita economica, l'occupazione e la coesione economica e sociale in Europa."Sono ottimista che sul finanziamento a medio termine avremo successo e raggiungeremo un accordo". A dichiararlo è stata Angela Merkel. "Italia e Germania sono contribuenti netti ed hanno interessi comuni ma naturalmente questi negoziati non saranno facili perchè l'Italia affermerà le proprie ragioni in modo chiaro".Monti ha ricordato gli incontri di ieri e stamattina con il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, e con quello del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, e quello che avrà domenica prossima con il Presidente della Repubblica francese Francois Hollande. "Germania, Francia e Italia sono i principali contribuenti netti al bilancio dell'Unione. Per l'Italia è essenziale che il prossimo bilancio europeo sia dotato di risorse adeguate alle ambizioni dell'Unione e promuova la crescita e la solidarietà".
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