Sale a dieci il bilancio delle vittime tra i migranti pressati nel rimorchio di un camion e lasciati morire nel caldo del parcheggio di un centro commerciale lungo un'autostrada in Texas (vicino San Antonio), a due ore e mezza dalla frontiera con il Messico. Un'altra ventina di persone potrebbero aver riportato danni irreparabili e resta la possibilità che altre decine di immigrati siano stati portati via prima che il veicolo venisse segnalato e trovato dalle autorità.
Secondo il pubblico ministero della città texana, Richard Durbin, la responsabilità di queste morti è imputabile agli «spietati trafficanti di esseri umani», che ogni giorno, «indifferenti nei confronti del loro fragile carico», trasportano disperati oltre il confine con gli Usa. «Un'operazione andata orribilmente male», a danno di «vittime indifese rispetto alle alte temperature (oltre 37 gradi)». Il procuratore ha poi garantito che le autorità federali lavoreranno con la Polizia di San Antonio per individuare i responsabili.
Il camion è stato scoperto dopo che, da ore in sosta nel parcheggio di un magazzino Walmart, qualcuno ha trovato il coraggio di allontanarsi dal veicolo per chiedere acqua ad un dipendente del centro commerciale, cha ha poi chiamato la polizia. Sono stati gli agenti a trovare i cadaveri. 17 sono invece le persone in vita che potrebbero aver riportato danni irreparabili per disidratazione.
In un primo momento si era parlato di bambini tra le vittime, ma stando agli ultimi aggiornamenti, un portavoce della Polizia ha riferito al Washington Post che i minori presenti sono sopravvissuti. Secondo le immagini registrate dalle telecamere a circuito chiuso, nel retro del camion erano state infilate altre persone che durante la notte si sono allontanatre a bordo di un'auto giunta sul posto proprio per portarle via. Nel frattempo, la persona al volante del camion è stata arrestata.