Dopo il tira-e-molla di questi giorni il governo annuncia un taglio dei centri scommesse. Meno male. In attesa di poter leggere, finalmente, la Legge di stabilità, restano i dubbi sui numeri dei luoghi delle scommesse: non più ventiduemila, ma – dice il premier – quindicimila più mille, e se sedicimila vi sembran pochi... Nel mucchio entra anche la sanatoria di 5mila Ctd, cioè il nuovo condono delle attività illegali ribattezzato 'emersione del sommerso'. Le parole non cambiano la realtà. Ogni 'colpo di spugna' è sempre un premio per chi non ha rispettato la legge. E, qui, «ri-condono» significa sicuro aumento delle occasioni di azzardo, oltre che gran voglia di 'fare cassa'. Ma se il governo vuole davvero avviare l’inversione di rotta, dare un freno ad Azzardopoli e farsi carico delle azzardopatie, il modo c’è: dia pieno e convinto sostegno alle tre proposte di legge che vietano la pubblicità dell’azzardo. Questo sì sarebbe un bel 'taglio'.