Ultimi preparativi in vista del grande appuntamento della scuola italiana con papa Francesco, sabato in piazza San Pietro. Da tutta Italia sono attesi a Roma più di 150mila partecipanti, che hanno aderito all’invito della Cei rivolto a studenti, insegnanti, dirigenti, personale amministrativo e genitori di tutte le scuole, statali e paritarie. E proprio questa presenza contemporanea è «il fatto nuovo» dell’evento di sabato, rilevato da Roberto Gontero, presidente dell’Agesc, l’Associazione dei genitori della scuola cattolica. «Questo fatto – osserva – avrà importanti ricadute su tutto il sistema di istruzione, che, nelle sue molteplici componenti, sarà presente ad ascoltare papa Francesco, un uomo che ha dedicato gran parte della sua vita all’educazione e alla scuola».In piazza ci saranno anche più di 15mila bambini delle scuole dell’infanzia della Fism, la Federazione delle 8mila scuole materne di ispirazione cristiana, presenti in 4.800 comuni italiani. «Chi come noi – afferma il segretario nazionale, Luigi Morgano – ha fatto la scelta dell’educazione, non può non essere presente in piazza San Pietro, anche per richiamare la dovuta attenzione su un patrimonio che è parte rilevante della storia e del presente del nostro Paese». Dalla Sicilia partiranno in 1.300, di cui 650 in nave da Palermo, mentre la Fism della Calabria ha organizzato 12 pullman da Vibo Valentia e da Reggio.In più di 10mila partiranno all’alba dal Veneto, guidati dal patriarca di Venezia, Francesco Moraglia. «Davvero una bella risposta da parte di famiglie, gruppi e scuole del Triveneto», commenta don Edmondo Lanciarotta, coordinatore della Commissione scuola educazione università della Cet. «L’evento è unico – aggiunge – perché non è mai successo che tutto il mondo dell’educazione si incontrasse con il Papa. Ci aspettiamo che la scuola sia posta al centro dell’attenzione ecclesiale, sociale e politica, riconoscendo in essa un bene comune».