La sinistra del Pd non si sfila sulla fiducia al governo, ma «i fatti di Potenza sono inquietanti e rischiano di minare la credibilità di chi è chiamato a rappresentare la cosa pubblica». Roberto Speranza, leader dell’opposizione interna, non cede a M5S, ma non fa sconti a Renzi. «Ora, in attesa del lavoro dei magistrati, come politici dobbiamo dare un segnale di credibilità».
Vale a dire? Dobbiamo capire come alzare il livello di anticorpi che in molti passaggi sembrano troppo deboli.
Con la legge sul conflitto di interessi? Su questa il Parlamento ha iniziato un suo percorso. Ma il tema è più ampio e dobbiamo capire come in questa fase la politica si renda credibile e impermeabile.
Serve più rigore per la scelta dei candidati? Non ci possiamo permettere alcuna ombra, alcuna zona grigia. Non dobbiamo dare la sensazione di mettere la testa sotto la sabbia. Vanno selezionate candidature, gruppi dirigenti...
Su Boschi le ombre sono rimaste? Quella è un’altra storia. Le colpe eventuali del padre non possono ricadere sulla figlia. Dopo di che anche lì resta l’ombra del ruolo di Carboni.
Le opposizioni la considerano una zona grigia... Quando i grillini usano questi temi fanno strumentalizzazioni, ma poi capita la vicenda Quarto: bisognerebbe fare un ragionamento trasversale, tutti insieme, su quali regole darsi, quali standard di trasparenza... Anche se il Pd, che ha in mano le leve del governo, ha una responsabilità maggiore.
In Direzione peserà il nuovo caso? Pd e governo devono interrogarsi su come fatti del genere siano accaduti. Con la massima umiltà e fuori da una dinamica che usa la clava della legalità, Renzi deve capire se la catena di comando è troppo corta, se i ruoli formali sono rispettati.
Ha dubbi? Faccio solo un esempio, l’ultimo: abbiamo appreso della decisione del Pd sull’astensione al referendum delle trivelle da un sito Internet. Il partito di maggioranza che guida il governo non può dire 'andate al mare', quando si tratta di un tema promosso da molte regioni governate dal Pd, su cui nel Pd ci sono diverse opinioni e riguarda uno sviluppo più eco-sostenibile.
Roberta d’Angelo © RIPRODUZIONE RISERVATA