Avanti sulla scuola: accelerare al massimo il lavoro in commissione, con coinvolgimento e responsabilizzazione di tutti, per provare a correre contro il tempo e fare le 100mila assunzioni previste dal ddl. È
l'indicazione che emerge da fonti Pd dopo la riunione di questa
mattina con il premier Matteo Renzi. È incomprensibile, osserva
uno dei partecipanti alla riunione al termine dell'incontro, che
una parte del sindacato si metta contro il più grande piano
assunzionale della storia della repubblica. Alla riunione con il presidente Matteo Renzi, durata circa due ore a Palazzo Chigi, erano
presenti tra gli altri i ministri Stefania Giannini e Maria
Elena Boschi, il sottosegretario Davide Faraone, i capigruppo
Luigi Zanda ed Ettore Rosato, Andrea Marcucci, Francesca
Puglisi, Maria Coscia e diversi parlamentari che si occupano di
scuola.
Il neocapogruppo alla Camera Rosato ha lanciato un appello alle opposizioni: "Non è un cambio di strategia, è un messaggio molto chiaro. Chiediamo a tutti di collaborare in una riforma che serve al Paese. Noi chiediamo di rinunciare all'ostruzionismo per consentire una rapida approvazione che consenta di rispettare anche i tempi necessari e burocratici per procedere a 100mila assunzioni".
I relatori lavoreranno fino all'ultimo per presentare martedì in commissione al Senato un pacchetto di modifiche al ddl scuola che faccia sintesi sui temi più dibattuti, come la valutazione degli insegnanti. Un maxi-emendamento per bloccare l'ostruzionismo. Ma se la proposta di mediazione e dialogo non verrà accolta e i gruppi manterranno i quasi 3.000 emendamenti, non si esclude di portare in Aula il testo dei relatori e mettere la fiducia già giovedì o venerdì. L'ipotesi emerge in ambienti Pd ma fonti di governo
precisano che la procedura parlamentare è ancora da decidere.