martedì 7 gennaio 2020
L'annuncio della portavoce torinese Francesca Valentina Penotti. Il fondatore Mattia Santori indica la possibile data ai primi di marzo. Al centro della riflessione struttura e "direzione politica"
Una manifestazione delle Sardine a Modena nel novembre scorso

Una manifestazione delle Sardine a Modena nel novembre scorso - Ansa

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Un impegno intenso sul territorio fino alle elezioni regionali in Emilia Romagna e in Calabria. Poi dal giorno dopo, il 27 gennaio, partirà una riflessione sui primi due mesi del movimento e, con ogni probabilità, a inizio marzo ci sarà una sorta di "congresso nazionale". Una due giorni per definire il futuro delle Sardine: il "secondo tempo" del raduno avvenuto allo Spin Time Labs a Roma lo scorso 15 dicembre. Mattia Santori, uno dei quattro fondatori delle Sardine, conferma quanto annunciato stamattina in tv dalla referente del movimento a Torino, Francesca Valentina Penotti. Questa aveva parlato di alcune tappe di avvicinamento al congresso come la riunione prevista in Piemonte il 25 gennaio e l'iniziativa "Sardina ospita Sardina" in programma in Emilia il 18 e il 19 del mese. «A livello regionale siamo un po’ divisi, nel senso che ogni Regione pensa giustamente un po’ per sé», aveva detto Penotti. Ma a livello nazionale il 26 gennaio sarà uno spartiacque. Al centro della riflessione nazionale ci saranno temi legati alla struttura del movimento, alle iniziative comuni in vista del voto in altre 6 regioni ed, infine, alla "direzione politica" da percorrere, ovvero, se mantenersi ancora slegati da questioni parlamentarì oppure affrontare battaglie specifiche. Nel modo politico c'è chi saluta con favore l'iniziativa di un congresso, lo fa la dem Valeria Fedeli. Chi, invece, si dice scettico. Come il leghista Roberto Calderoli: «Delle Sardine, una volta strutturate e organizzate, alla fine resteranno solo quelle in scatola».


In Calabria polemica, e querela, con il sindaco di Riace

Intanto scoppia una polemica, con tanto di annuncio di querela, tra la responsabile delle Sardine calabresi, Jasmine Cristallo, e il sindaco di Riace Antonio Trifoli. Motivo del contendere un post del successore di Mimmo Lucano (il primo cittadino noto per l'accoglienza ai migranti, ndr), il quale tra i commenti di una pagina Facebook avrebbe reso pubblico l'indirizzo di casa e l'email di Cristallo, con la quale chiedeva l'autorizzazione per la manifestazione che si è tenuta ieri a Riace. «Eccovi il signor Antonio Trifoli. Non l'ho mai incontrato di persona, ma tra poco succederà: in tribunale», la reazione della Sardina calabrese. Il sindaco, eletto con l'appoggio della Lega ma che non si dichiara leghista, ha reso noto di aver telefonato stamane alla referente delle Sardine, scusandosi dopo aver chiarito di aver pubblicato per errore i dati contestati. «La mia intenzione - ha detto - era soltanto quella di evidenziare il numero esatto delle persone che hanno partecipato all'iniziativa e per errore ho pubblicato anche l'indirizzo. Non è mio costume fare certe cose, anzi sono contento quando qualcuno viene a Riace per manifestare pacificamente. Io - ha aggiunto - non sono Mimmo Lucano, ma non sono né leghista, né razzista come spesso mi dipingono».


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