Saman, uccisa a 18 anni - (Facebook)
La Corte di assise di Reggio Emilia ha dato il nulla osta alla restituzione della salma di Saman Abbas, la 18enne pachistana uccisa a Novellara tra il 30 aprile e il primo maggio 2021 e sepolta in una buca, dove è stata trovata un anno e mezzo dopo. Sono dunque conclusi gli accertamenti sul corpo, adesso sarà possibile organizzare finalmente i funerali della ragazza. La comunicazione è stata data dalla presidente della Corte Cristina Beretti, nel corso del processo ai cinque familiari imputati per omicidio: i genitori, lo zio e due cugini.
Quanto al fratello di Saman, dalla lettura degli atti di indagine, dagli interrogatori e dell'esame dello stesso giovane in udienza non sono emersi secondo la procura elementi per ipotizzare un suo coinvolgimento nell'omicidio e nella soppressione del cadavere della sorella. Nell'ordinanza trasmessa ai pm minorili la Corte di assise aveva ipotizzato che il ragazzo - 16enne all'epoca dell'omicidio - fosse potenzialmente indagabile. Era stato lui infatti a inviare la foto di Saman che si baciava con il fidanzato. Ma la procura non ha ravvisato in questo nessun elemento di rilevanza penale. "L'ho fatto perché mi avevano insegnato che non si può fare amicizia con le ragazze. Sono cresciuto come ha voluto la mia famiglia, ma adesso mi sento italiano" aveva detto il giovane in aula.