Una questione "giornalistica" per Rohani, quella della polemiche nate dalle statue coperte al Museo Capitolino in occasione della sua visita. In conferenza stampa dice di non avere niente da dire, aggiungendo però: "So che gli italiani sono un popolo molto ospitale, che cerca di fare di tutto per mettere gli ospiti a loro agio".
Un atto di ospitalità, dunque, che però non smette di far discutere, tanto che il segretario generale di Palazzo ChigiPaolo Aquilanti ha avviato una indagine interna per poter accertare le responsabilità e fornire tutti i chiarimenti necessari. Intanto il vicepresidente Fi del Senato Maurizio Gasparri ha presentato un'interrogazione al presidente del Consiglio Matteo Renzi, chiedendo che "siano resi noti tutti i nomi della banda di idioti che ha ordinato la copertura di statue che potevano dare fastidio al presidente iraniano Rouhani, in visita in Italia". Un gesto di "prostituzione culturale", di cui Gaspari chiede di conoscere gli autori. Toni meno polemici da parte del ministro dei Beni culturali Dario Franceschini: "Io penso che ci sarebbero stati facilmente altri modi per non andare contro la sensibilità di un ospite straniero così importante senza questa incomprensibile scelta di coprire le statue ". Franceschini ha aggiunto: "Né il sottoscritto né il presidente del Consiglio erano stati informati di quella scelta di coprire le statue". E siamo al rimpallo di responsabilità: "Sulla vicenda delle statue dei Musei Capitolini coperte in occasione della visita del presidente iraniano Rohani dovete chiedere a Palazzo Chigi. La misura non è stata decisa da noi, è stata un'organizzazione di Palazzo Chigi, non nostra". Così la Sovrintendenza capitolina ai beni culturali smentisce un suo ruolo nella decisione di coprire alcune statue di nudi dei Musei Capitolini e rinvia al cerimoniale della presidenza del Consiglio. Durissimo il Codacons, che chiede il licenziamento di coloro che hanno preso la decisione "per i gravi danni all`onore e all'immagine di Roma e dell'intera Italia, e per la figuraccia cagionata al Paese a livello mondiale". Il presidente Carlo Rienzi dice anche di aver presentato un esposto alla Corte dei Conti, "perché le spese relative alla copertura delle statue siano sottratte alla collettività e addebitate direttamente a chi ha preso tale folle decisione, che deve risponderne in prima persona"."Ridicoli" sulla stampa internazionaleVergogna, una cosa ridicola, imbarazzante. Oppure un calcolo un po' gretto, e opportunista. Per la stampa internazionale la decisione italiana di risparmiare al presidente iraniano Rohani e alla sua delegazione la vista delle nude, marmoree, statue dei Musei Capitolini ha, almeno sino a un certo punto, dell'incomprensibile. I commenti vanno dalla registrazione, secca quanto stupita della cosa, alla denuncia e all'invettiva.