Alta tensione sulle riforme
istituzionali all'esame dell'aula della Camera, dopo la
denunciata rottura del patto del Nazareno e dopo il rinnovato
asse tra Forza Italia e la Lega. A Montecitorio Forza Italia
attacca le riforme e il Pd, il relatore azzurro Francesco Paolo
Sisto si dimette, ma il Pd tira dritto e fa votare a ritmo
serrato il ddl costituzionale. Con i deputati forzisti che a
volte votano con la Lega, ma più spesso votano in ordine
sparso.
Il sasso lo getta Sisto, relatore forzista del
provvedimento, che annuncia in aula la sua intenzione di
dimettersi: "Le scelte di Forza Italia, in seguito
all'incolpevole rottura del patto istituzionale, sono
incompatibili con il mio ruolo di giocatore, di centravanti di
punta", "e Forza Italia è libera di non essere scontenta".
Subito gli fa eco il capogruppo del suo partito Renato
Brunetta: "Noi faremo di tutto per rallentare il percorso
verso il disastro". E tutte le opposizioni chiedono un rinvio
dei lavori o almeno una nuova capigruppo. Ma la presidenza di
turno, rappresentata da Roberto Giachetti, ricorda che la
capigruppo si è già espressa. Il voto dell'aula, con il Pd
compatto, boccia la richiesta di rallentamento.
"Mi dispiace per le dimissioni di Sisto, ma noi andiamo
avanti" spiega in Transatlantico il sottosegretario alla
presidenza del Consiglio, Luca Lotti. "Il patto del Nazareno",
prosegue, "è scritto nelle riforme che stiamo portando avanti.
Non metto bocca nei partiti degli altri, vedremo come si
comporteranno in Aula, ma non mi pare che dentro Forza Italia
ci siano le idee chiare".
E Forza Italia si presenta spesso divisa sulle votazioni di
merito del provvedimento. Su un emendamento presentato dal
leghista Giancarlo Giorgetti l'asse Lega-Forza Italia,
rinverdito domenica da un incontro tra Silvio Berlusconi e
Matteo Salvini ad Arcore, tiene. Ma spesso i deputati azzurri
votano in ordine sparso, tanto che a un certo punto il fittiano
Maurizio Bianconi sbotta: l'ala berlusconiana di Forza Italia
vota contro un suo emendamento, sostenuto anche da Daniele
Capezzone. "Lo sapevamo che l'opposizione di Forza
Italia era una farsa, ma non pensavo di precipitare così nel
ridicolo" si sfoga il
dissidente azzurro.