"Un paese più semplice e più giusto. Brava Maria Elena Boschi, bravo Emanuele Fiano, bravi tutti i deputati di maggioranza #lavoltabuona". Così Matteo Renzi commenta su twitter il voto finale a MOntecitorio sul ddl di riforma costituzionale.Stavolta i deputati M5s hanno deciso di convergere su un Aventino solitario e hanno parlato di "tentativo di rovina della Costituzione imposto con metodi fascisti", mentre Forza Italia è tornata a sedersi sui banchi votando contro il ddl Boschi sul superamento del bicameralismo perfetto e sulle modifiche al Titolo V della Costituzione. FI dunque si è ricompattata come richiesto da Silvio Berlusconi. Ma in 18 hanno firmato un documento fortemente critico verso la linea assunta. "Voteremo contro - avevano fatto sapere - non per disciplina di gruppo ma per affetto e lealtà" nei confronti del leader."Di fronte alla notizia che Renzi non ha la maggioranza in Parlamento guardo con tolleranza queste sensibilità diverse" emerse in FI, che sono "francamente giustificabili" dopo un "anno sofferto di Patto del Nazareno. Il nostro "no" è stato un "no" di libertà". Così il capogruppo FI alla Camera Renato Brunetta, che alla Camera prima del voto finale sulle riforme aveva dichiarato: "Signor presidente del Consiglio che non c'è, lei ha tradito la nostra fiducia per il potere, per il suo potere ed è per questo che lo spirito di questa riforma si sta trasformando in un fantasma che si aggira sulla nostra democrazia così da rendrela come è stato detto una democratura".
La Camera ha approvato in seconda lettura le riforme costituzionali, che ora tornano in Senato. 357 i sì e 125 i no. No compatto di Forza Italia, ma in 18 scrivono lettera critica a Berlusconi. SCHEDA L'iter parlamentare
Così cambierà la Costituzione
Così cambierà la Costituzione
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