Il voto segreto "lo decide il Parlamento, e lo dico con stima per il cardinal Bagnasco, e non la Cei".. Il premier si è espresso così ai microfoni di Radio Anch'io risponde al presidente della Cei che ieri aveva ricordato che "i temi fondamentali per la società richiedono il voto segreto". Il premier aggiunge che a lui "piacerebbe molto l'idea che un parlamentare risponda del voto che dà e lo spiega. Dopodichè il regolamento del Parlamento prevede il voto segreto e se ci saranno le condizioni Grasso e non la Cei deciderà". L'approvazione della legge per Renzi è un passaggio decisivo, una svolta necessaria. Ma ha ribadito i distinguo sull'utero in affitto. "È una legge sacrosanta e finalmente ci siamo. Che paura possono fare due persone che si amano, perché lo Stato deve impedire loro di avere dei diritti? Trovo che il Paese e il Parlamento su questo siano nettamente a favore" ha detto il premier a Radio Anch'io, difendendo il ddl Cirinnà e ribadendo però di essere "molto contrario all'utero in affitto". Quanto al nodo della stepchild, "in realtà esiste già in forme stabilite in via giudiziaria, è un punto delicato e aperto ma mi pare fondamentale che in queste ultime ore prima del voto si rispettino le opinioni altrui, si faccia una discussione seria e poi il Parlamento decida" ha detto infine Renzi.
Dopo le numerose reazioni alle parole del presidente dei vescovi, interviene il portavoce della Cei, don Ivan Maffeis. Il premier Renzi: «Sul voto segreto non decidono i vescovi ma il Parlamento».
Bagnasco: ci sia libertà di coscienza
IL COMMENTO Niente alibi (Marco Tarquinio)
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