"Oggi molti indicatori dicono che
l'Italia è ripartita e il Def non può che fotografare lo
stato dell'arte, quindi una crescita più alta rispetto alle
aspettative, che è peraltro confermata da tutti elementi
posititivi che state vedendo in queste ore". Lo ha detto il
premier, Matteo Renzi, in conferenza stampa al termine del
consiglio dei ministri che ha varato la nota di aggiornamento
al Def.
La nota fissa
il rapporto deficit/Pil programmatico al 2,2% per il 2016,
mentre per il 2015 è stato confermato l'obiettivo del 2,6%
ha annunciato il premier. L'indebitamento dunque calerà tra il 2015 e il
2016. Il tendenziale per il 2016 resta all'1,4%, il che
consentirà al Governo di utilizzare un margine di
flessibilità dello 0,8%. "nel 2015 abbiamo svoltato, ora nel
2016 acceleriamo".
Renzi ha poi affrontato i due temi di attualità di oggi. Il dibattito interno al Pd sulla riforma del Senato, assicurando che si farà di tutto per coinvolgere il più alto numero di senatori e la questione dell'assemblea al Colosseo e ai Fori imperiali. Varato il decreto che assimila i musei ai servizi pubblici essenziali con maggiori vincoli in caso di scioperi e assemblee.