mercoledì 19 febbraio 2014
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Al termine delle consultazioni per la formazione del nuovo Governo, il premier incaricato Matteo Renzi sostiene di potercela fare con la stessa "maggioranza di riferimento" che ha sostenuto l'esecutivo Letta e, pertanto, pensa di sciogliere la riserva al Quirinale sabato, per chiedere la fiducia in Parlamento da lunedì prossimo.Ma già questa sera Renzi, che ha parlato ai media da Montecitorio, ha incontrato il capo dello Stato Giorgio Napolitano per riferire delle consultazioni, mentre domani si dedicherà alla stesura del programma, in cui ha promesso che ogni partito della coalizione ritroverà alcuni suoi punti. "Dedicherò domani alla redazione di un documento programmatico", ha detto Renzi, che sarà fitto di proposte da qui a luglio, quando l'Italia assumerà la presidenza di turno della Ue.Il premier incaricato non ha voluto anticipare chi farà parte della squadra di Governo, dicendo che "non stiamo discutendo di nomi". La lista dei ministri dovrebbe essere pronta sabato, quando, dice Renzi, "immagino di poter sciogliere la riserva, se il lavoro (sul programma) andrà bene e di chiedere ai presidenti di Camera e Senato di recarmi in aula da lunedì prossimo".Quanto all'incontro di maggioranza di questo pomeriggio, richiesto dal leader di Ncd, Angelino Alfano, per mettere a punto il programma, Renzi ha risposto: "Sono allergico ai vertici di maggioranza. Se vogliono vedersi si vedano, io ho altro da fare".I contatti con Nuovo centrodestra e i partitini centristi della maggioranza proseguono anche senza un vero e proprio vertice, hanno detto fonti del Pd.Nel pomeriggio Renzi ha incontrato il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, ha detto il portavoce del premier in pectore, "per discutere di riforme prima del semestre europeo".La Direzione del partito, dove il segretario avrebbe ricevuto un documento della minoranza sul programma è slittato sine die "a causa del protrarsi dei lavori parlamentari", come dice una nota del Pd. "In questo momento non è il caso che Renzi si sottoponga ad un pubblico confronto dentro il partito. Le occasioni per parlare sul programma non sono mancate", ha detto una fonte vicino al premier incaricato.Poco prima, parlando ai media al termine delle consultazioni lo stesso Renzi aveva detto di non vedere divisioni nel suo partito: "C'è una discussione profonda su alcuni temi, c'è sempre stata e continueremo a farla".
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