venerdì 7 novembre 2014
​​Renzi alla cena del Pd: "se qualcuno temporeggia, avanti da soli". E sul lavoro: non sia terreno di scontro.
Statali pronti allo sciopero I Il premier contestato nella Silicon valley brianzola
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​Il premier Renzi prosegue il pressing su Forza Italia in tema di riforme: 'Il patto del Nazareno non può essere fermato perché qualcuno ha paura andare avanti. Se qualcuno temporeggia, noi andiamo avanti anche da soli". Il messaggio lo affida ai sostenitori del Pd (ottocento persone che ieri hanno cenato tra i grattacieli di Milano, offerta minima mille euro). E annuncia che la settimana prossima sarà incardinato il testo della legge elettorale in Senato, prospettando un sistema con "la possibilità per la maggior parte dei parlamentari di essere eletti con le preferenze e gli altri con un sistema bloccato". Il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi rincara: con Fi sulla legge elettorale siamo molto vicini ad un accordo, ma il Patto del Nazareno si è arrestato "perché dentro Fi non si mettono d'accordo tra di loro. Noi però non ci possiamo fermare". Intanto dopo l'intesa sulla Consulta M5S intanto rilancia e si dice pronto a nuove collaborazioni su un tema decisamente più pesante: "il nuovo capo dello Stato eleggiamolo con lo stesso metodo", propone Di Maio. Stamattina il premier ha inaugurato il nuovo stabilimento di Piaggio Aerospace a Villanova d'Albenga in provincia di Savona. Alla cerimonia d'inaugurazione ha partecipato anche il ministro della Difesa Roberta Pinotti, oltre ai vertici delle istituzioni regionali come Claudio Burlando e al cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova. Ad accogliere Renzi il presidente e l'Ad di Piaggio Alberto Galassi e Carlo Logli. Protesta composta e ridimensionata dei lavoratori, circa trenta persone, operai e rappresentati di partiti hanno manifestato in modo pacifico sottolineando come ci sia un nuovo stabilimento ma non una nuova fabbrica. Renzi ha poi lanciato un nuovo appello a non strumentalizzare i temi del lavoro. "Guai a pensare che si possa fare del mondo del lavoro il terreno dello scontro" è un appello, ha detto, che "ho fatto" nei giorni scorsi e che "rifarò" affinché ci sia la "capacità di non mettere gli uni contro gli altri".
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