giovedì 20 novembre 2014
​Aumenta l'impegno militare italiano contro l'Isis. Il ministro Pinotti spiega che i velivoli non saranno coinvolti nei combattimenti. Saranno utilizzati per raccogliere informazioni.
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Aumenta l'impegno italiano in Iraq contro lo Stato islamico. Un gruppo dell'Aeronautica militare con 4 velivoli Tornado e 135 uomini sarà presto dispiegato sul terreno "con esclusivi compiti di ricognizione". Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha confermato alle Commissioni di Senato e Camera l'ulteriore apporto dell'Italia alla coalizione per fermare i terroristi dell'Isis, ma ha specificato che "i compiti di ricognizione non comportano né l'ingaggio di bersagli né la cosiddetta illuminazionè degli stessi per consentire ad altri di colpirli". "La scelta dei velivoli pilotati per l'attività di ricognizione - ha aggiunto il ministro della Difesa - è strettamente connessa con le esigenze operative palesatesi nel corso delle ultime settimane, ovvero la già richiamata necessità di sorvegliare il territorio, scoprire le formazioni armate e identificarle correttamente come ostili. Queste attività sono assolutamente necessarie per consentire un utilizzo efficace delle altre componenti militari della coalizione che operano per il contrasto dell'Isis, cioè le componenti aeree multinazionali e le componenti terrestri delle Forze federali irachene e di quelle curde". La "capacità aggiuntiva" fornita alla coalizione anti Isis dai quattro caccia Tornado "non modificherà il profilo dell'intervento italiano, essendo esclusa ogni funzione di bombardamento e, quindi, di partecipazione diretta ai combattimenti", ha ribadito il ministro della Difesa. Pinotti ha infine spiegato come "il velivolo Tornado, prescelto per il dispiegamento, si presta ottimamente a tale funzione, essendo dotato di eccellenti sistemi di ricognizione", anche a grande distanza e di notte, ed essendo in grado "di volare anche con tempo atmosferico particolarmente avverso e di passare le informazioni in tempo reale ai Comandi a terra". Una capacità "perfettamente complementare" a quella dei Predator, i due velivoli senza pilota con cui l'Italia già partecipa all'operazione.
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