I
tassisti si sono mobilitati anche in Italia per
dire no a Uber in concomitanza con la giornata di
mobilitazione europea durante la quale, a Parigi, ci sono stati scontri e arresti. Una delegazione di tassisti italiani si è recata a Parigi in solidarietà con i colleghi francesi.
Circa 650 tassisti, secondo gli organizzatori, hanno manifestato a
Roma, in piazza Santi Apostoli, La protesta è stata indetta dai sindacati Unica taxi Cgil, Fit Cisl taxi, Uiltrasporti taxi, Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Usb settore taxi e Ati taxi. Hanno partecipato solo tassisti fuori turno, assicurano i promotori perché
"In questa fase non abbiamo ritenuto opportuno fermare il servizio, era una manifestazione di preparazione del fermo del servizio nel caso in cui gli emendamenti allo studio in commissione Turismo, al Senato, venissero approvati".
Anche a
Firenze i tassisti, solidali con
quelli parigini, incrociano le braccia nelle ultime 4 ore di
turno. Al governo si chiede che "non deregolamenti il settore e respinga gli emendamenti del senato". Tanti hanno protestato volantinando davanti alla
stazione di Santa Maria Novella. Protesta che si è trasferita
nel pomeriggio davanti all'aeroporto fiorentino.
"Chiediamo a gran voce che il Governo nazionale non
deregolamenti il settore, che respinga (come già successo alla
Camera) gli emendamenti presentati al Senato, che prenda
coscienza che l'approvazione dei suddetti emendamenti che porterebbe distorsioni tali, nel settore, da favorire in maniera ingiustificata le multinazionali, che operando senza alcuna limitazione sfruttando i lavoratori, precarizzandoli,
creano elusione ed evasione fiscale".
La protesta è in atto anche in altre città come
Napoli e
Torino.
Invece "
Milano ha fatto la scelta oggi di
andare a protestare in Francia, in quanto sono proprio i tassisti milanesi ad aver dato vita alle manifestazioni contro la multinazionale Uber già un anno fa, con uno sciopero di 5 giorni consecutivi, che ha dato la spinta ad altre azioni - dichiara
Giovanni Maggiolo, presidente di Unica FiltCgil Trasporti -. "Una solidarietà, quella dei milanesi ai parigini, volta a rinsaldare i rapporti tra colleghi e a non farci dividere da Uber", aggiunge Maggiolo.