"Non si può festeggiare Priebke, il boia delle Fosse Ardeatine". Il commento di Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, riassume lo stato d'animo della stragrande maggioranza degli italiani. L'ex ufficiale delle Ss, condannato all'ergastolo e oggi ai domiciliari, raggiungerà lunedì il traguardo dei 100 anni. Un compleanno che Priebke starebbe pensando di festeggiare con amici, parenti e persone vicine.Il luogo del ritrovo non è stato reso noto: dieci anni fa una cena in un famoso agriturismo scatenò le polemiche. Che, anche in questa occasione, non sono mancate. Riccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica di Roma, ha chiesto l'intervento di governo e istituzioni. "Un carnefice non può essere festeggiato. A nessuno è consentito di assolvere la barbarie", ha aggiunto Mirko Coratti (Pd), Presidente dell'Assemblea Capitolina. "Indignazione" arriva anche dall'Anpi, l'associazione dei partigiani italiani. Paolo Giachini, legale di Priebke, chiede invece l'impegno di tutti per porre fine a quella che definisce "una vera e propria caccia alle streghe per un anziano che sta per raggiungere il secolo di vita". E che il 24 marzo 1944 fu protagonista del massacro che costò la vita a 335 civili italiani.