Esposto di Anzaldi all'Agcom
«Valutare se non ricorrano gli estremi non soltanto per la richiesta di riequilibrio, sebbene manchino poche ore all'apertura delle urne, ma anche di sanzioni nei confronti dei responsabili». È quanto chiede il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, in una lettera esposto inviata al presidente dell'Agcom Angelo Marcello Cardani e ai commissari Antonio Martusciello, Mario Morcellini, Antonio Nicita, Francesco Posteraro. «Nella prima serata di Rai1 di mercoledì 22 gennaio - scrive Anzaldi - si è verificato un episodio che appare una chiara e gravissima violazione della par condicio elettorale, a
pochissimi giorni dal voto in Emilia Romagna e in Calabria. A Matteo Salvini, leader della Lega, è stato riservato uno spazio nel corso dell'intervallo della partita di Coppa Italia Juve-Roma, come anticipazione del programma Porta a porta, che non ha paragoni con nessun'altra forza politica. Lo stesso conduttore Bruno Vespa ha ammesso in una nota il trattamento di favore. Si tratta dell'ennesimo episodio di violazione della par condicio in Rai, per questa campagna elettorale per le regionali, che segue quanto accaduto al Tg2, con i servizi elettorali dedicati esclusivamente a Salvini, e a Rai3 a Cartabianca, con la presenza di Salvini nell'ultima puntata prima del voto. Alla luce di questi episodi, vi chiedo di valutare se non ricorrano gli estremi non soltanto per la richiesta di riequilibrio, sebbene manchino poche ore all'apertura delle urne, ma anche di sanzioni nei confronti dei responsabili».
È successo ieri sera a "Porta a Porta" nell'intervallo della partita Juventus-Roma. Zingaretti: Rai mai così in basso. Esposto di Anzaldi all'Agcom. Vespa: è stata una svista, proporrò riequilibrio
Pd e Iv attaccano la Rai dopo la messa in onda, ieri sera, di uno spot di Porta a Porta nell'intervallo della partita Juventus-Roma di Coppa Italia con un'anticipazione dell'intervista a Matteo Salvini sulle regionali. «Un solitario comizio», secondo il segretario del Pd Nicola Zingaretti. «A Salvini - attacca l'esponente dem- consentito dalla Rai un solitario comizio durante l'intervallo della partita Juventus-Roma in piena campagna elettorale per l'Emilia Romagna. Mai così in basso, altro che libertà e autonomia e lo chiamano servizio pubblico». «Rai mai così in basso», aggiunge, e il segretario della commissione di vigilanza, Michele Anzaldi, di Italia Viva, suggerisce di chiedere di «rimuovere Foa dal Cda per dare all'azienda un vero presidente di garanzia». A tarda sera Bruno Vespa ammette una "svista" nel concedere a Salvini più spazio e promette che proporrà alla rete «di riequilibrare le posizioni». «Secondo le tradizioni di Porta a porta - scrive in una nota Bruno Vespa - ieri e oggi Nicola Zingaretti e Matteo Salvini sono stati nostri ospiti entrambi per 53 minuti. Identico tempo in video e in voce abbiamo dato a Stefano Bonaccini e Lucia Borgonzoni, non trascurando di dar brevemente voce anche alle liste minori. Gli spot con Zingaretti e con Salvini sono andati entrambi in onda nell'intervallo delle partite di Coppa Italia. Per una svista della redazione - di cui mi assumo come sempre la responsabilità - il tempo di parola di Salvini è stato maggiore di quello di Zingaretti (che ha condiviso lo spazio con Giorgia Meloni) e di maggiore impatto politico. Proporrò alla direzione di Raiuno di riequilibrare le posizioni nello spot di Porta a porta che andrà durante Don Matteo».
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