Tre giorni dedicati alla sicurezza nelle scuole, che culmineranno, oggi, con la prima Giornata nazionale promossa dal Ministero dell’Istruzione. Una data, quella del 22 novembre, altamente simbolica, legata alla tragedia del Liceo “Darwin” di Rivoli ( Torino), dove nel 2008, per il crollo del controsoffitto di una classe, morì lo studente 17enne Vito Scafidi. Da ieri e fino a domani, le scuole sono sollecitate a mettere a fuoco il tema della sicurezza, che resta un’emergenza nazionale.
Secondo il rapporto di Cittadinanzattiva, negli ultimi tre anni si sono verificati 112 crolli con diciotto feriti. Inoltre, più di una scuola su dieci presenta lesioni strutturali e in oltre il 30% dei casi gli enti locali proprietari (Comuni e Province) non hanno effettuato gli interventi richiesti. Due terzi delle scuole non ha la certificazione di agibilità statica e un istituto su tre si trova in zone ad elevata sismicità, ma soltanto l’8% è stato progettato secondo la normativa antisismica.
Un tema particolarmente sensibile di questi tempi, tanto che la Protezione civile, anche in questi giorni, ha effettuato verifiche nelle scuole nelle quattro regioni del Centro Italia interessate dai terremoti del 24 agosto e del 30 ottobre. Finora i tecnici hanno effettuato 990 sopralluoghi e 652 edifici sono stati dichiarati agibili, mentre 62 scuole sono inagibili e 257 lo sono parzialmente o temporaneamente. I pericoli a scuola non sono costituiti “soltanto” dal crollo dei soffitti o dai terremoti. In classe ci si può ammalare di tumore per l’esposizione all’amianto. L’allarme è lanciato dallo specifico Osservatorio nazionale che ricorda come a rischio siano 2.400 scuole, frequentate da 350mila alunni e 50mila tra insegnanti e personale ausiliario e amministrativo.
Per la rimozione, il governo ha stanziato 400 milioni di euro, in aggiunta ai 150 milioni del decreto “del Fare”. Complessivamente, ricordano dalla struttu- ra di missione di Palazzo Chigi per l’edilizia scolastica, dal 2014 sono stati avviati 5.300 cantieri di cui 3.100 già con conclusi e, «ad oggi sono stati stanziati oltre sei miliardi, di cui i primi quattro già impegnati ».
Altri «denari» li ha promessi il premier Matteo Renzi, che oggi all’Istituto “Pablo Neruda” di Roma siglerà un Protocollo d’intesa con la Banca europea per gli investimenti e la Cassa depositi e prestiti, per l’incremento delle risorse per il Piano dell’edilizia scolastica. Intanto, però, alla Giornata sulla sicurezza non parteciperanno gli alunni della scuola elementare e media “Leopardi” di Messina, che oggi saranno tenuti a casa dai genitori per protesta. Il motivo? La scuola, frequentata da 440 ragazzi, non è stata dichiarata idonea, per motivi di sicurezza, ad ospitare i seggi per il referendum del 4 dicembre. «Come è possibile che, lo stesso edificio, sia considerato sicuro per i nostri figli e insicuro per gli elettori? », si chiedono, sconcertate, le famiglie.