venerdì 1 gennaio 2021
Il salvataggio è avvenuto nel pomeriggio del 31. Erano partiti dalla Libia, in maggioranza sono eritrei
Soccorsi in mare 169 profughi: 6 sono bambini

La nave di Open Arms ha soccorso nella serata del 31 dicembre 169 persone che navigavano su un'imbarcazione di legno, alla deriva in acque internazionali. Si tratta di 157 uomini e 12 donne, compresi 40 minori tra cui 6 bambini. La nazionalità prevalente è quella eritrea. Vi sono persone provenienti anche da Bangladesh, Etiopia, Sudan e Libia.

Il soccorso è avvenuto verso le 17.45, su segnalazione di Alarm Phone, a circa 80 miglia da Lampedusa. I migranti erano partiti la mattina del 30 dicembre scorso da Sabratha, in Libia, su una imbarcazione di legno con doppia coperta.

"Non esiste Natale o Capodanno quando si fugge dalla violenza, che sia anche per loro un nuovo inizio. Continuiamo", ha spiegato la ong in un tweet.

"Il 2020 termina dunque con l'ennesimo scampato naufragio, con un mare deserto e privo di assetti governativi e umanitari, con un'Europa assente, incapace di prendere su di sé la responsabilità della tutela dei diritti e della vita", scrive la ong. "Le frontiere, quelle di mare e quelle di terra, e il tragico destino di chi prova ad attraversarle, impongono una riflessione profonda sul nostro ruolo di cittadini e cittadine e sulla necessità di agire come tali per la difesa dei diritti fondamentali di ogni essere umani e per la costruzione di una comunità più giusta e solidale", conclude la nota.

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