Il prima e dopo dove verrà costruito il Ponte sullo stretto - Ansa
Cominciando dal primo, la delibera del Cdm prevede un finanziamento di 20 milioni di euro per l'anno in corso e alcune misure urgenti antisismiche. Tra queste, quelle relative al patrimonio edilizio (anche privato) interessato dal fenomeno bradisismico localizzato nella «zona di intervento», già delimitata dal Dipartimento della protezione civile; alle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali prioritari e alla realizzazione di interventi di riqualificazione sismica. Infine, il dl prevede l’istituzione di un apposito Commissario straordinario, da nominare, con decreto del presidente del Consiglio su proposta del ministro per la Protezione civile, entro quindici giorni dalla data di entrata in vigore del decreto.
Parecchie novità anche per quanto riguarda le infrastrutture. La principale riguarda l’autorizzazione, data dal Cdm al Mit, ad approvare il progetto esecutivo del Ponte sullo Stretto di Messina anche «per fasi costruttive». Questo oltrepassando dunque la deadline del 31 luglio, inizialmente prevista da un decreto del marzo 2023. Nonostante ciò, il dl Infrastrutture prevede comunque la conferma del decreto Stretto per determinare l’aggiornamento del valore contrattuale dell’opera: pertanto, si dovrà calcolare il rapporto fra le tariffe del 2023 e quelle del 2021, «laddove applicabili».
Non solo date e tariffe, però: nei sei articoli del decreto si parla anche di disposizioni urgenti in materia di concessioni autostradali e di misure per garantire l'operatività della società concessionaria, con riferimento all'articolo 1 della legge n° 1158 del dicembre 1971 sul collegamento viario e ferroviario fra la Sicilia e il continente. Spazio, poi, per le norme in materia di commissari straordinari e sul rafforzamento della capacità tecnica e amministrativa dell’Autorità per la laguna di Venezia e della Fondazione lirico-sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari. Infine, sono presenti le disposizioni urgenti sul completamento di interventi infrastrutturali e quelle sul trasporto pubblico locale.
Un “minestrone” che però, soprattutto per quanto riguarda il Ponte, non convince le opposizioni, a partire da Angelo Bonelli di Avs, tra i principali critici dell’opera: «Il Ponte sullo Stretto è un progetto con l'immunità, ovvero dove tutto è consentito. Ci troviamo di fronte a un decreto vergognoso, approvato all'ultimo Cdm, che prende atto del mancato rispetto della data del 31 luglio e che ora modifica le condizioni affermando che il progetto esecutivo può essere approvato per stralci funzionali. Ma - ha sottolineato Bonelli - un ponte non può essere approvato per stralci funzionali perché è un’opera indivisibile». Il segretario regionale del Pd Sicilia e capogruppo in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo, ha definito l’opera tanto agognata da Matteo Salvini «un miraggio, visto che il progetto esecutivo del Ponte non potrà essere redatto prima della fine del prossimo anno e, quindi, subirà un ritardo di circa due anni».
Ma l’ad della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, ha assicurato che non ci sarà nessuno slittamento. «Entro metà settembre - ha spiegato - verranno presentate le risposte alle richieste di integrazione espresse dal ministero dell’Ambiente. L'obiettivo è di conseguire l'approvazione del progetto definitivo e del piano finanziario dal parte del Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile ndr) entro l'anno, con il conseguente avvio della fase realizzativa e della redazione del progetto esecutivo. Resta confermato - ha concluso - l'obiettivo dell'apertura al traffico del ponte al 2032».