È arrivata la conferma ufficiale da parte dell'Acnur del tragico naufragio dei giorni scorsi nel Mediterraneo, di fronte alle coste dell'Egitto.
Già ieri Beat Schuler dell'Acnur aveva di fatto confermato ad Avvenire l'esistenza dei 40 sopravvissuti e dei restanti 460 dispersi.Oggi anche
Bbc e
Guardian ricostruiscono i fatti, citando testimonianze di alcuni sopravvissuti e una dichiarazione dettagliata dall'Acnur, l'agenzia Onu per i
rifugiati.
Sul sito del quotidiano inglese si legge un peschereccio sovraccarico con a bordo
circa
500 profughi era partito dalla
Libia orientale (e non dall'Egitto, come indicato nei giorni scorsi) diretto verso l'Italia. I migranti sarebbero stati somali, sudanesi, etiopi ed egiziani.
Come riportato già ieri da Avvenire e dalla Bbc, il naufragio - confermato e ricostruito dall'Acnur - è avvenuto parecchie miglia a largo della costa e a causa del sovraffollamento del barcone. In mare aperto è avvenuto il trasbordo da una nave più piccola di centinaia di profughi.
A quel punto la nave più grande era talmente piena che è affondata.A essersi salvati sono 41 profughi che ancora non erano stati trasbordati sulla barca più grande e rimanendo su quella più piccola sono riusciti così a salvarsi. Tra loro, c'è stato anche qualcuno che è stato in grado di nuotare e raggiungere l'imbarcazione più piccola dopo che il grande peschereccio ha cominciato a imbarcare acqua.
L'Acnur ha confermato inoltre che i sopravvissuti hanno assistito al più grande naufragio del Mediterraneo avvenuto nel 2016, con circa 500 persone disperse. Resta da da chiarire la data della tragedia, avvenuta però casualmente in coincidenza con l'anniversario del più grande naufragio del Mediterraneo, il 18 aprile 2015, quando nel canale di Sicilia affondò un barcone con oltre 700 persone a bordo.