martedì 19 novembre 2024
Impegno dei sindacati (ma senza l'adesione pure dei Cobas) anche per altri comparti del settore pubblico, soprattutto nei periodi in cui si prevede il maggior afflusso di pellegrini
Bus nel centro di Roma

Bus nel centro di Roma - Foto d'archivio

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Anche un Protocollo d’intesa con cui ci si impegna a non effettuare scioperi durante il Giubileo divide il fronte sindacale: la Cgil mantiene la linea dura sul diritto di sciopero e non firma, al pari dei Cobas. Il protocollo interessa alcuni comparti chiave del settore pubblico (tutti i tipi di trasporti, polizia municipale e igiene pubblica a Roma, sanità e vigili del fuoco in tutto il Lazio), in particolare nei giorni “forti” dell’Anno Santo, ed è stato siglato nella mattinata di martedì 19 novembre nella sede della Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, presenti i rappresentanti della presidenza del Consiglio dei ministri, del Comune di Roma Capitale, del commissario straordinario per il Giubileo 2025, del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del ministero della Salute e del ministero dell'Interno, di decine di sigle sindacali e datoriali.

Nel corso della riunione sono state individuate, come accennato all’inizio, alcune date in cui si prevede una più massiccia presenza di pellegrini a Roma e nel Lazio e quindi “attenzionate” per evitare gli scioperi. Si tratta dei giorni di apertura della Porta santa a San Pietro, dal 22 al 24 dicembre prossimi; del Giubileo degli ammalati (4-7 aprile 2025); degli adolescenti (24-28 aprile 2025), delle persone con disabilità (27-30 aprile 2025); dei lavoratori (30 aprile-4 maggio 2025); delle Confraternite (15-19 maggio 2025); delle famiglie, nonni e anziani ( 29 maggio-2 giugno 2025); dei giovani (27 luglio-2 agosto 2025); chiusura Porta santa San Pietro (5-7 gennaio 2026). Il Protocollo verrà ora valutato dalla Commissione di garanzia.

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