Bus nel centro di Roma - Foto d'archivio
Anche un Protocollo d’intesa con cui ci si impegna a non effettuare scioperi durante il Giubileo divide il fronte sindacale: la Cgil mantiene la linea dura sul diritto di sciopero e non firma, al pari dei Cobas. Il protocollo interessa alcuni comparti chiave del settore pubblico (tutti i tipi di trasporti, polizia municipale e igiene pubblica a Roma, sanità e vigili del fuoco in tutto il Lazio), in particolare nei giorni “forti” dell’Anno Santo, ed è stato siglato nella mattinata di martedì 19 novembre nella sede della Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, presenti i rappresentanti della presidenza del Consiglio dei ministri, del Comune di Roma Capitale, del commissario straordinario per il Giubileo 2025, del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del ministero della Salute e del ministero dell'Interno, di decine di sigle sindacali e datoriali.
Nel corso della riunione sono state individuate, come accennato all’inizio, alcune date in cui si prevede una più massiccia presenza di pellegrini a Roma e nel Lazio e quindi “attenzionate” per evitare gli scioperi. Si tratta dei giorni di apertura della Porta santa a San Pietro, dal 22 al 24 dicembre prossimi; del Giubileo degli ammalati (4-7 aprile 2025); degli adolescenti (24-28 aprile 2025), delle persone con disabilità (27-30 aprile 2025); dei lavoratori (30 aprile-4 maggio 2025); delle Confraternite (15-19 maggio 2025); delle famiglie, nonni e anziani ( 29 maggio-2 giugno 2025); dei giovani (27 luglio-2 agosto 2025); chiusura Porta santa San Pietro (5-7 gennaio 2026). Il Protocollo verrà ora valutato dalla Commissione di garanzia.