giovedì 1 gennaio 2015
Ha avuto un impatto forte l'ultimo discorso di fine anno agli italiani del Presidente, seguito da 13 milioni di spettatori, con uno share del 70%.
L'addio di Napolitano: «Sto per lasciare»
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Ha avuto un impatto davvero forte l'ultimo discorso di fine anno agli italiani del presidente Giorgio Napolitano. Un impatto altissimo dal punto di vista degli spettatori: 13 milioni, sulle sole televisioni in chiaro, con uno share di quasi il 70% (69,48%) tra Rai, Mediaset e La7. Ma anche forte un impatto sia emotivo che politico. Le sue citazioni (tra cui Serena Petriucciolo, ufficiale medico della Marina che sulla nave Etna ha aiutato nella notte di Natale una profuga nigeriana a dare alla luce la sua bimba, e del medico di Emergency ricoverato allo Spallazani di Roma per per avere contratto l'Ebola mentre curava i malati in africa), hanno toccato molti. La stessa Petrucciolo si è detta sorpresa, emozionata ed onorata di essere stata ricordata insieme alla sua nave dal Presidente. Emozione anche per Fabrizio, il medico colpito da Ebola che ha detto: "Un riconoscimento come questo, per il quale sono grato, comporta responsabilità che sarò onorato di continuare a osservare e lo voglio idealmente condividere con tutti i miei colleghi di Emergency che sono ancora sul campo per fronteggiare Ebola". "Il Presidente Napolitano, si è sempre prodigato con notevolissimo impegno a sostegno della ricerca scientifica. È un onore e un privilegio essere scelta dal Presidente quale esempio del suo apprezzamento per i numerosissimi scienziati e ricercatori che in Italia e all'estero contribuiscono all'eccellenza del nostro Paese". Anche la direttrice del Cern, Fabiola Gianotti, citata nel discorso, non si aspettava minimamente di entrare nel discorso di fine anno a reti unificate. Gli ebrei italiani hanno colto l'occasione dell'ultimo discorso di fine d'anno di Giorgio Napolitano da capo dello Stato per rinnovargli "sentimenti di amicizia, apprezzamento e profonda gratitudine, così largamente diffusi verso la sua persona". Lo scrive il presidente dell'Ucei (Unione delle comunità ebraiche italiane), Renzo Gattegna, in una nota in cui elogia il contenuto "illuminante" del messaggio presidenziale". "Con il suo intervento puntuale e illuminante - aggiunge - il capo dello Stato conferma quelle straordinarie qualità umane e politiche che lo hanno portato ad assumere, nel recente passato, decisioni difficili e coraggiose volte esclusivamente al bene collettivo e a prezzo di grandi sacrifici personali". "È stato un messaggio ancora una volta di alto profilo istituzionale nel segno della responsabilità, della necessità di una maggiore coesione politica e sociale nel paese e di una rinnovata moralità nella vita pubblica". Così il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, ha commentato il discorso di fine anno del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Secondo la leader della Cisl, infatti, "solo con un patto sociale tra tutti i soggetti politici,sociali ed economici della vita pubblica, sarà possibile uscire dal paese della crisi, come ci ha indicato nel suo ultimo messaggio il Capo dello stato, Giorgio Napolitano". "Grazie per il suo alto servizio alla coesione civile nazionale e per la saldezza delle istituzioni al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Grazie per il suo appello affinchè, nella ricerca di uscire dalla temperie straordinaria che viviamo, si ritrovino le fonti della condivisione e della volontà collettive, che hanno permesso di superare le prove più dure che, nei decenni, il nostro Stato ha dovuto affrontare". Lo afferma Franco Siddi, segretario generale della Fnsi, commentando il discorso di fine del capo dello Stato, un discorso da cui emerge anche "una lezione di civiltà democratica per tutti", anche per il mondo dell'informazione. "La grande lacerazione che attraversa l'Italia di oggi è tra la maggioranza, spesso silenziosa, di coloro che si rendono conto delle difficoltà che stiamo vivendo e intendono mettere in campo buona volontà ed energia positiva per ripartire, e quanti giocano allo sfascio illudendosi di poter lucrare sulle macerie", afferma il coordinatore nazionale di Ncd, Gaetano Quagliariello, che aggiunge: "Con il suo discorso di ieri il presidente Napolitano ha dato voce al Paese vivo, reale e vitale. Ora sta a quella parte, a tutti noi, dare continuità all'esempio che in questi nove anni il Capo dello Stato ha saputo dare al Paese e alla classe politica", conclude. "Il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha rappresentato l'ennesima dimostrazione del suo senso dello Stato e del suo amore per il Paese". Lo sottolinea il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, che invita a "raccogliere il suo costante richiamo" al superamento delle contrapposizioni, alla modernizzazione del Paese, al processo di riforme per il quale ha operato senza "faziosità" e appellandosi allo "spirito unitario".
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