Ha avuto un impatto davvero forte l'ultimo discorso di fine anno agli italiani del presidente Giorgio Napolitano. Un impatto altissimo dal punto di vista degli spettatori: 13 milioni, sulle sole televisioni in chiaro, con uno share di quasi il 70% (69,48%) tra Rai, Mediaset e La7. Ma anche forte un impatto sia emotivo che politico.
Le sue citazioni (tra cui
Serena Petriucciolo, ufficiale medico della Marina che sulla nave Etna ha aiutato nella notte di Natale una profuga nigeriana a dare alla luce la sua bimba, e del
medico di Emergency ricoverato allo Spallazani di Roma per per avere contratto l'Ebola mentre curava i malati in africa), hanno toccato molti. La stessa Petrucciolo si è detta sorpresa, emozionata ed onorata di essere stata ricordata insieme alla sua nave dal Presidente. Emozione anche per Fabrizio, il medico colpito da Ebola che ha detto: "Un riconoscimento come questo, per il quale sono grato, comporta responsabilità che sarò onorato di continuare a osservare e lo voglio idealmente condividere con tutti i miei colleghi di Emergency che sono ancora sul campo per fronteggiare Ebola".
"Il Presidente Napolitano, si è sempre prodigato con notevolissimo impegno a sostegno della ricerca scientifica. È un onore e un privilegio essere scelta dal Presidente quale esempio del suo apprezzamento per i numerosissimi scienziati e
ricercatori che in Italia e all'estero contribuiscono all'eccellenza del nostro Paese". Anche
la direttrice del Cern, Fabiola Gianotti, citata nel discorso, non si aspettava minimamente di entrare nel discorso di fine anno a reti unificate.
Gli ebrei italiani hanno colto l'occasione
dell'ultimo discorso di fine d'anno di Giorgio Napolitano da
capo dello Stato per rinnovargli "sentimenti di amicizia,
apprezzamento e profonda gratitudine, così largamente diffusi
verso la sua persona". Lo scrive il presidente dell'Ucei (Unione
delle comunità ebraiche italiane), Renzo Gattegna, in una nota
in cui elogia il contenuto "illuminante" del messaggio
presidenziale". "Con il suo intervento puntuale e illuminante - aggiunge - il
capo dello Stato conferma quelle straordinarie qualità umane e
politiche che lo hanno portato ad assumere, nel recente passato,
decisioni difficili e coraggiose volte esclusivamente al bene
collettivo e a prezzo di grandi sacrifici personali".
"È stato un messaggio ancora una volta di alto profilo istituzionale nel segno della responsabilità, della necessità di una maggiore coesione
politica e sociale nel paese e di una rinnovata moralità nella
vita pubblica". Così il segretario generale della Cisl,
Annamaria Furlan, ha commentato il discorso di fine anno del Capo
dello Stato, Giorgio Napolitano. Secondo la leader della Cisl, infatti, "solo con un patto sociale tra tutti i soggetti politici,sociali ed economici della
vita pubblica, sarà possibile uscire dal paese della crisi, come
ci ha indicato nel suo ultimo messaggio il Capo dello stato,
Giorgio Napolitano".
"Grazie per il suo alto servizio alla coesione
civile nazionale e per la saldezza delle istituzioni al presidente
della Repubblica, Giorgio Napolitano. Grazie per il suo appello
affinchè, nella ricerca di uscire dalla temperie straordinaria che
viviamo, si ritrovino le fonti della condivisione e della volontà
collettive, che hanno permesso di superare le prove più dure che,
nei decenni, il nostro Stato ha dovuto affrontare". Lo afferma
Franco
Siddi, segretario generale della Fnsi, commentando il discorso di
fine del capo dello Stato, un discorso da cui emerge anche "una
lezione di civiltà democratica per tutti", anche per il mondo
dell'informazione.
"La grande lacerazione che attraversa
l'Italia di oggi è tra la maggioranza, spesso silenziosa, di
coloro che si rendono conto delle difficoltà che stiamo
vivendo e intendono mettere in campo buona volontà ed energia
positiva per ripartire, e quanti giocano allo sfascio
illudendosi di poter lucrare sulle macerie", afferma il
coordinatore nazionale di Ncd,
Gaetano Quagliariello, che
aggiunge: "Con il suo discorso di ieri il presidente Napolitano
ha dato voce al Paese vivo, reale e vitale. Ora sta a quella
parte, a tutti noi, dare continuità all'esempio che in questi
nove anni il Capo dello Stato ha saputo dare al Paese e alla
classe politica", conclude.
"Il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha
rappresentato l'ennesima dimostrazione del suo senso dello Stato
e del suo amore per il Paese". Lo sottolinea
il ministro della
Giustizia, Andrea Orlando, che invita a "raccogliere il suo
costante richiamo" al superamento delle contrapposizioni, alla
modernizzazione del Paese, al processo di riforme per il quale
ha operato senza "faziosità" e appellandosi allo "spirito
unitario".