È bufera su Napolitano dopo le rivelazioni di Alan Friedman sul ruolo giocato nella crisi del governo Berlusconi dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, contenute nel libro "Ammazziamo il Gattopardo" edito da Rizzoli in uscita il 12 febbraio. Il dibattito politico si è fatto incandescente. Con pesanti accuse al presidente della Repubblica e richieste di chiarimento. Anche il presidente del Consiglio, Enrico Letta, è intervenuto nello scontro per difendere il capo dello Stato: «Sul Colle - dice Letta - è in corso un vergognoso tentativo di mistificazione. Il Quirinale si attivò con efficacia per salvare il Paese». E poi osserva: «Stupisce la contemporaneità di queste insinuazioni con il tentativo in corso da tempo da parte del Movimento 5 Stelle di delegittimare il ruolo di garanzia della Presidenza della Repubblica. Comunque a questi attacchi -si deve reagire con fermezza». L'ex premier Mario Monti al Tg1 ha confermato i segnali ricevuti dal Quirinale nel 2011 sottolineando che «è assurdo che venga considerato anomalo che un presidente della Repubblica si assicuri di capire se ci sia un'alternativa». Anni prima, ha raccontato, anche Ciampi lo aveva contattato per sapere se c'era una sua disponibilità. Scelta civica e Pd bollano il presunto complotto anti-Cav come una bufala. Beppe Grillo sul blog attacca: «Napolitano si preoccupa solo del valzer osceno della politica indifferente ai problemi del Paese». «Forti dubbi sul modo di intendere l'altissima funzione di presidente della Repubblica da parte di Napolitano» manifestano i capigruppo di FI di Camera e Senato, Renato Brunetta e Paolo Romani, che chiedono «urgenti chiarimenti e convincenti spiegazioni». «Apprendiamo con sgomento - si legge nella nota congiunta - che il Capo dello Stato, già nel giugno del 2011, si attivò per far cadere il governo Berlusconi e sostituirlo con Mario Monti. Lo conferma lo stesso Monti. Le testimonianze fornite da Alan Friedman non lasciano margine a interpretazioni diverse o minimaliste». E in Forza Italia c'è anche chi, come il senatore Augusto Minzolini, si dice disponibile a sostenere la richiesta avanzata dai Cinque stelle di aprire una procedura di impeachment nei confronti di Napolitano. Il Partito democratico difende Napolitano. Il capogruppo alla Camera, Roberto Speranza, parla di «una gazzarra sconcertante» e poi ricorda le difficoltà economiche e politiche in cui l'Italia si trovava nel 2011. «La verità - osserva Speranza - è che Berlusconi e Tremonti hanno nascosto per anni a crisi, portanto l'Italia sull'orlo del baratro e ancora oggi gli italiani sono costretti a pagare gli errori di quel disastroso governo».
Nel mirino la telefonata che il capo dello Stato fece a Monti nell'estate del 2011, chiedendogli disponibilità a guidare il governo.
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