mercoledì 24 febbraio 2016
​​L'annuncio del presidente Maroni: la sinistra sarà contenta. La legge è stata impugnata dal governo e considerata anti-costituzionale dalla Consulta. Le opposizioni: la giunta fa solo ideologia.
Moschee, bocciata la legge lombarda
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"La Consulta ha bocciato la nostra legge che regolamentava la costruzione di nuove moschee. La sinistra esulta: Allah Akbar". Sul suo profilo Twitter, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni annuncia la bocciatura della Corte costituzionale sulla legge lombarda. La legge, varata della Regione Lombardia circa un anno fa, contiene una serie di norme urbanistiche particolarmente restrittive per la costruzione di nuovi luoghi di culto. Il testo era stato impugnato dal Governo davanti alla Corte Costituzionale, perché secondo l'esecutivo violerebbe diversi articoli della Costituzione, tra cui i principi di uguaglianza dei cittadini e delle confessioni religiose. Ieri la Consulta ha bocciato la legge. Le motivazioni si conosceranno nelle prossime settimane. "L'avevamo detto, Maroni è un pasticcione e fa leggi solo per motivi ideologici": lo ha detto il segretario lombardo del Pd, Alessandro Alfieri, commentando la bocciatura da parte della Corte Costituzionale della legge regionale ribattezzata anti-moschee. "Ora è da rifare tutto - ha aggiunto Alfieri che è in attesa del premier Matteo Renzi in visita a Lodi -. Noi siamo per la libertà di culto e per rafforzare la sicurezza, Maroni fa solo battaglie ideologiche". "Archiviamo finalmente una legge idiota e propagandistica che avrebbe prodotto solo problemi". Così Eugenio Casalino, consigliere regionale lombardo del M5S, ha commentato la bocciatura da parte della Consulta della legge della Regione Lombardia sui nuovi luoghi di culto detta 'anti-moscheè, "voluta fortemente da Maroni e dalla Lega come presunta soluzione di sicurezza", ha affermato Casalino.     "Non ci voleva un esperto per capire che quel testo violava in più punti la Costituzione Italiana sul diritto di culto,- ha aggiunto il M5S lombardo - come ricordato in ben tre pareri dell'ufficio legislativo del consiglio regionale ed ignorato dalla maggioranza, così come la voce di Anci Lombardia e delle undici confessioni religiose audite, compresa quella cattolica".
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