sabato 20 agosto 2016
De Mistura: Aleppo ha bisogno di noi
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"Aleppo rischia di morire". Lo dice l'inviato speciale dell'Onu per la Siria, Staffan De Mistura, dal palco del Meeting di Rimini di Comunione e Liberazione. Aleppo, ha aggiunto, "è il simbolo dell'orrore di questa interminabile guerra di 5 anni", una città che, prima dello scoppio del conflitto, era "assolutamente meravigliosa, ricca di moschee e chiese di tutte le confessioni presenti nella regione". Oggi, invece, "a parlare laggiù sono le bombe, i razzi, le bombole a gas, i cecchini e i mortai". Gli abitanti di Aleppo "non devono avere la sensazione di essere un caso disperato" e "impossibile". La città, assediata da anni di guerra, "ha bisogno di sentire la fiducia degli altri". ha aggiunto l'inviano speciale del Segretario generale Onu per la Siria. "Aleppo - ha sottolineato -, tutte le città, sono come le nostre vite: quando le cose sono difficili, quando siamo in difficoltà abbiamo bisogno della fede e della fede in noi stessi, ma abbiamo bisogno di sentire la fiducia degli altri, la sensazione che non siamo un caso impossibile, non siamo da abbandonare perché siamo un caso disperato che ogni giorno torna per cinque anni a dire 'questa è una guerra impossibile'". "Aleppo merita simbolicamente di sentire 'noi siamo con voi' - ha ripreso -. C'è un vecchio motto che ho sempre seguito che mi aiuta a supere i momenti inevitabili di frustrazione: 'hai provato, hai provato duramente, ci hai provato a fare qualcosa, a fare la differenza e hai fallito? Bene, riprova di nuovo e fallisci meglio e fallisci ancora e riprova ancora e non mollare'. È quello che sento e di cui abbiamo bisogno". Dopo che la Russia si è detta diponibile ad accettare una tregua di 48 ore a partire dalla prossima settimana, "ora la parola va a governo e opposizione", e "mi auguro che si rendano conto che a morire è solo il popolo siriano - ha ricordato Staffan De Mistura -. Le tregue, l'ho visto in passato, possono salvare delle vite. Quelle di chi è chiuso in una spirale che sembra senza uscita. Ma possono anche rompere quella spirale".
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