Sergio Mattarella - Ansa
«L’Italia sta attraversando una condizione difficile e la sua esperienza di contrasto alla diffusione del coronavirus sarà probabilmente utile per tutti i Paesi dell’Unione Europea. Si attende quindi, a buon diritto, quanto meno nel comune interesse, iniziative di solidarietà e non mosse che possono ostacolarne l’azione».
Nel giorno più nero della Borsa, dell’esplosione dello spread anche a seguito dell’infelice uscita della nuova presidente della Bce Christine Lagarde, Sergio Mattarella interviene con una nota secca e incisiva, come non gli era mai capitato di dover fare nel periodo della gestione di Mario Draghi. Il disappunto del Colle è chiaro e netto, e l’interruzione del silenzio osservato per sette giorni dopo il messaggio seguito alla prima 'stretta' del governo sull’emergenza sanitaria, è coerente con il contenuto di quell’appello.
Nel quale invitava tutti – anche se stesso, evidentemente – a uniformarsi agli sforzi e alle indicazioni del governo. Quindi, alla vigilia della presentazione da parte della Commissione Europea del suo pacchetto di misure anti-crisi, Mattarella – che per tutta la giornata si era tenuto in stretto contatto sia con Palazzo Chigi sia con Bankitalia – concorda con loro questo intervento a supporto della drammatica partita che il nostro governo è chiamato a giocarsi, anche in chiave europea.
Perché, soddisfatto del clima di collaborazione costante instauratosi fra autorità sanitarie, governo, Regioni, e la popolazione tutta, anche il Quirinale conviene che ora è tra Bruxelles e Francoforte che si gioca una partita decisiva per il futuro di tutti. E per non dare al Covid-19 potere anche sulla sopravvivenza economica dei Paesi europei, si guarda appunto alla Commissione Ue che oggi dovrebbe sospendere il Patto di stabilità.
Lunedì, poi, all’Eurogruppo i ministri delle Finanze dovranno mettere a punto una risposta economica coordinata per far fronte alle ripercussioni del virus sulle finanze dei singoli Stati. Il premier Giuseppe Conte da giorni cerca sponde nell’Ue e ieri ha sentito la cancelliera tedesca Angela Merkel, mentre a Roma il decreto con le misure a sostegno di famiglie e imprese comincia a prendere corpo. A tarda sera, poi, Conte ha usato grosso modo le stesse parole del capo dello Stato, aggiungendo che nell’attuale contesto «non tollereremo atteggiamenti che interpretino i nostri interventi secondo logiche formali ed astratte, senza tenere conto dei bisogni reali dei cittadini ».
Il commissario agli Affari economici, Paolo Gentiloni, rassicura intanto l’Italia, presa a modello per le scelte delle ultime drammatiche ore, sulle spese in deficit per frenare le perdite economiche dovute all’emergenza sanitaria: dovrebbero essere escluse al cento per cento. «Domani (oggi per chi legge, ndr) la Commissione presenta il suo pacchetto di risposte economiche a questa crisi, e darà ai nostri cittadini, alla nostra comunità economica rassicurazioni sull’impegno» dell’esecutivo Ue, annuncia Gentiloni. «Dobbiamo essere uniti, le divisioni e l’inazione non ci aiutano» e in questa fase che ha tristemente visto il nostro Paese fare da apripista, «l’Italia ha deciso non solo misure per contenere il virus ma anche un pacchetto economico rilevante da 25 miliardi di euro» per affrontare le conseguenze economiche.
La Commissione, spiega Gentiloni, «ha risposto entro 24 ore dicendo che il pacchetto non influenzerà l’andamento del rapporto deficit/Pil. La stessa attitudine sulla flessibilità l’avremo per tutti». Insomma, con il suo pacchetto «l’Italia dà il buon esempio e con il pacchetto di domani (oggi, ndr) daremo la risposta forte che serve». Una promozione che trova Conte impegnato a definire il decreto da 12 miliardi, destinato a crescere ancora, fino anche a 15 miliardi. Il presidente del Consiglio è determinato a procedere al di fuori dei vincoli europei. «Come sto ripetendo nei miei numerosi contatti con i vari leader europei, mi attendo che tutti i prossimi lavori dei ministri finanziari, a partire dall’Eurogruppo di lunedì, si concentrino esclusivamente sulle misure volte a contrastare i pesanti effetti del Coronavirus sull’economia europea».
Richiesta ieri rivolta via telefono ad Angela Merkel, sua volta assai preoccupata per l’impatto, anche economico, del virus sulla Germania. Conte lavora, dunque, su più fronti. Con il ministro della Salute Speranza tiene monitorata la curva dei contagi. Tratta con l’Europa per i saldi e lavora ai decreti economici. Oggi sarà in videoconferenza da Palazzo Chigi con le associazioni industriali e i sindacati per illustrare i contenuti dell’ultimo Dpcm relativi ai protocolli di sicurezza a tutela della salute dei lavoratori delle fabbriche, da ieri in grande tensione. E nel clima di massima collaborazione (malgrado i continui attacchi dal leader della Lega Matteo Salvini), va avanti anche il tavolo tecnico per definire le misure del decreto insieme alle forze di opposizione. Con il ministro dell’Economia Gualtieri e i vice Castelli e Misiani, Bagnai per la Lega, Fazzolari per Fratelli d’Italia, Brunetta per Forza Italia. «Tutte le proposte che fin dall’inizio erano state fatte da Fdi e non solo, il governo ha assicurato che saranno inserite nel decreto che andrà in Consiglio dei ministri », spiega Fazzolari, al termine dell’incontro. «Una riunione proficua, di lavoro vero e proprio e senza tatticismi politici».