sabato 31 agosto 2024
Le coppie che hanno generato almeno 3 figli sono l’8,7% dei nuclei familiari, solo l’1% quelle oltre con 4 o più figli. L'associazione Anfn compie 20 anni e li celebra domenica 1 settembre
Sono poche e più povere, ma felici. Il segreto delle famiglie numerose d’Italia

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Sono quelle che non hanno la Cinquecento: perché è troppo piccola per ospitare tutti, specie se deve dar spazio anche a seggiolini e ovetti. Quelle che non possono andare coi figli al cinema: perché è troppo caro occupare una o due intere file della sala. Quelle che la congiuntivite e l’influenza se la passano l’un l’altro, così che, fatta breccia sul primo, il virus resta in casa due mesi. Quelle che, prima dell’inizio delle scuole, svuotano il portafoglio… per pagare tasse scolastiche, libri, quaderni. Sono le famiglie numerose. A dire il vero, non molte in Italia. Le coppie che hanno generato almeno 3 figli rappresentano l’8,7% del numero complessivo dei nuclei familiari in Italia; una percentuale che scende all’1% se prendiamo come campione di riferimento le coppie con quattro o più figli.

Le grandi famiglie sono anche le più povere: su 100 nuclei a rischio povertà o esclusione sociale, 32 sono composti da genitori con molti figli. E la nascita di un figlio è – dopo la perdita del lavoro del capofamiglia – la maggior causa di povertà nel nostro Paese.

Eppure, nonostante le mille difficoltà, le famiglie numerose sono quelle dove si vivono momenti impagabili di allegria. Quelle dove i giorni si animano, spesso, di feste di compleanno ed onomastico, di battesimo, comunione, cresima, laurea e matrimonio. Quelle dove l’educazione non si trasmette solo da padre a figlio, ma anche tra fratelli. Quelle dove in casa è naturale aggiungere un posto a tavola per l’amico arrivato d’improvviso all’ora di cena.

Da venti anni un’associazione – Anfn - raduna e dà voce alle famiglie numerose in Italia. Un compleanno ricordato domenica 1 settembre, al centro Artigianelli nella città di Brescia, dove tutto ebbe inizio. Talk show al mattino “Due carrelli, una triglia, quattordici piatti da riempire. Anfn, storia di un miracolo”. E, al pomeriggio, spettacolo di fra’ Adriano Appollonio, il mago con il saio, dal titolo: “La moltiplicazione dei pani e dei figli”.

All’assemblea delle Famiglie numerose giunge il videomessaggio di Eugenia Roccella: «Sono con voi, con il cuore» dice la ministra per la Famiglia, riconoscendo il ruolo e lo stimolo offerto, in questi anni, da Anfn in Italia. Il Governo, sin dal suo insediamento – argomenta Roccella - ha «rimesso al centro la famiglia»: non soltanto «al centro della politica, ma al centro dei sentimenti, della cultura di questo paese».

Del resto il suo ruolo pare insostituibile: «Neanche il più generoso, il più meraviglioso nei sistemi di welfare può sostituire i compiti assolti dalle famiglie», il luogo «dove si impara l’amore gratuito, la generosità, la solidarietà, che poi siamo in grado di riverberare anche nel sociale, nelle nostre reti amicali, nelle nostre reti parentali e anche nel nostro ruolo». «Voi famiglie numerose siete una percentuale abbastanza piccola, ma i figli delle famiglie numerose sono molto più alta. Quindi, quando si interviene a favore delle grandi famiglie, si interviene a favore di una percentuale piuttosto consistente di minori, di ragazzi e di giovani. Ed è quello che abbiamo cercato di fare immediatamente».

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