venerdì 17 aprile 2015
Il govenatore uscente (ex Pd) candidato di Area popolari e adesso degli azzurri critica il suo vecchio schieramento: il centrosinistra non c'è più.
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​​Siglato stamani ad Ancona l'accordo fra Forza Italia e il governatore uscente delle Marche Gian Mario Spacca (ex Pd) a sostegno della sua ricandidatura per un terzo mandato. Fi e Spacca, portato da Marche 2020-Ap, hanno firmato anche l'intesa sul documento politico-programmatico di legislatura. Così il coordinatore di Fi Remigio Ceroni. "Il centrosinistra non c'è più'". Ed è sbagliata l'idea del Pd nelle Marche di poter sovrapporre la propria "burocrazia all'amministrazione regionale", pensando a un "esito elettorale ormai scontato". Dopo l'accordo di stamani tra Marche 2020-Ap e Fi sulla sua ricandidatura, il governatore delle Marche Gian Mario Spacca critica il suo ex partito. Il programma della coalizione è articolato in dieci punti e nelle premesse pone subito l'accento sulla necessità di un miglior utilizzo dei fondi europei e di "invertire l'attuale trend della produzione del reddito per generare più competitività, lavoro e risorse da destinare al consolidamento della coesione e sicurezza sociale". Nel decalogo delle priorità, tra le altre cose, la riduzione fino all'annullamento dell'Irap regionale per le imprese e l'ampliamento dell'esenzione dall'addizionale Irpef sui redditi, oltre a finanziamenti alle imprese attraverso l'emissione di mini bond. E ancora, guardando alle imprese, sostegno all'internazionalizzazione, promozione del Made in Italy e lotta alla contraffazione, defiscalizzazione per spese in ricerca e sviluppo e nuova occupazione. Guardando invece all'Europa, sviluppo con i progetti Ue 2014-2020 di settori come la blue economy e l'integrazione cultura-turismo-ambiente. Per la Macroregione Adriatico Ionica, fortemente voluta da Spacca, creazione di una piattaforma logistica internazionale legata allo sviluppo del progetto. Al punto infrastrutture, al primo posto lo sviluppo del Corridoio Adriatico. Per la sanità, l'eliminazione delle liste di attesa e mobilità passiva e la realizzazione dei nuovi ospedali. Infine, il tema della sicurezza, intesa sia come difesa del territorio dai rischi naturali che quella dalla criminalità.
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