lunedì 12 agosto 2013
​Il premier ribadisce che per riformare le tasse, compresa quella sulla casa, serve stabilità. In caso contrario, «l'Italia pagherà le rate di settembre e dicembre».​
COMMENTA E CONDIVIDI
​Dall'Azerbaigian il premier Enrico Letta lancia un preciso avviso ai naviganti. "Per riformare l'Imu, come per le altre questioni fiscali, serve un governo e un Parlamento. Se non ci fossero l'Italia pagherà le rate di settembre e dicembre". Letta ammonisce "tutti a rileggersi gli impegni che ho preso nel mio discorso in Parlamento".L'unico modo per fare le cose, manda a dire al Pdl, "è un'azione, una decisione, un governo e un Parlamento che agisca, prenda decisioni e conduca in porto le riforme". In un "doppio salto mortale", come lui stesso collega l'accordo sul gasdotto con le tensioni politiche, il presidente del consiglio consiglia agli alleati di fare un calcolo costi-benefici prima di lanciare ultimatum che minacciano il ritorno alle urne.Il viaggio a Est è stato di importanza strategica per la futura politica energetica. "L'energia è importante per l'Italia perché paghiamo costi troppo alti. Serve una situazione nuova ed è per questo che sono venuto qui e sono molto contento per l'intesa sul gasdotto". Il premier esprime soddisfazione per l'accordo con la Repubblica Azera perché il gasdotto Tap (Trans Adriatic Pipeline) raggiungerà l'Italia.​
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: