Francesco Belsito, ex tesoriere della Lega Nord, è stato arrestato nell'ambito di un'inchiesta su presunte irregolarità nei conti del Carroccio coordinata dalla Procura di Milano. Le accuse vanno dall'associazione per delinquere alla truffa aggravata.Oltre a Belsito sono stati arrestati anche l'imprenditore veneto Stefano Bonet, il procacciatore d'affari Romolo Girardelli e una quarta persona. La richiesta di custodia cautelare in carcere è arrivata dopo gli approfondimenti del capitolo che riguarda anche Fincantieri e gli investimenti con i fondi della Lega in Tanzania e a Cipro. Belsito, ex sottosegretario al ministero per la Semplificazione normativa nonché ex vicepresidente del cda di Fincantieri, era "in grado di influenzare le decisioni di istituzioni e grandi imprese pubbliche e private, quali ad esempio Siram spa, Fincantieri spa e Gnv spa, in forza del potere politico derivante dalle cariche rivestite". È quanto si legge nel provvedimento di arresto firmato dal gip di Milano Gianfranco Criscione.Spunta uno yacht di 2,5 milioni di euro acquistato da Riccardo Bossi, figlio di Umberto, nell'inchiesta milanese che ha portato in carcere l'ex tesoriere della Lega, Belsito. L'imbarcazione di lusso, si legge nell'ordinanza del gip, sarebbe stato comprata con l'appropriazione indebita dei fondi del Carroccio. A Belsitovengono contestati i reati di associazione a delinquere e truffa aggravata nell'ambito dell'indagine sui fondi della Lega, da cui è emersa l'esistenza di un comitato d'affar che utilizzava la propria influenza per gestire presunti rapporti illeciti nel mondo dell'imprenditoria italiana. Le manette sono scattate dopo approfondimenti dei Pm sul capitolo Fincantieri. L'ex tesoriere della Lega, l'imprenditore veneto Stefano Bonet e il procacciatore di affari Romolo Girardelli, arrestati stamani, sono indagati anche a Reggio Calabria. Belsito è indagato per riciclaggio con l'aggravante di avere favorito la cosca dei De Stefano.